La Rai giallo-verde si fa promotrice del fascismo

Due minuti di interviste, saluti romani e messaggi inneggianti al Duce senza alcun contraddittorio. È quanto la Rai di Marcello Foa ha propinato ai telespettatori del Tg regionale durante un servizio dedicato ai fascisti riunitesi a Predappio.
Si è trattato di uno spettacolo così indegno che il deputato Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, non esita a definirlo «apologia del fascismo».
Nel servizio, il rappresentante dell'Associazione Arditi d'Italia ha parlati di Mussolini come del «più grande uomo storico che abbiamo avuto in Italia». Un intervistato ha poi asserito che: «Bisognerebbe vivere il periodo per essere nostalgici, noi siamo fedeli, è diverso».
Non sono poi mancate le immagini del saluto romano per "onorare" il duce o la proposizione della parole della nipote di Mussolini, Edda Negri, che parla del suo «affetto per il nonno». Il tutto è stato mostrato come se normale, senza contraddittori e in piena conformità ad un Salvini che ritiene legittima la sua alleanza con CasaPound mentre racconta che sarebbero quelli di Bruxelles i veri "cattivi".
Anche il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Alberto Barachini (Fi), non ha nascisto il suo disappunto: «Diritto di cronaca, pluralismo e libertà che devono caratterizzare il servizio pubblico non si possono tradurre in maldestri tentativi di diffondere un racconto nostalgico del periodo fascista».


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