Scandroglio definisce «ingiusta» la legge dell'Alabama perché non impone la morte della donna
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Secondo la setta fondamentalista di Riccardo Cascioli, la legge dell'Alabama che impone alle vittime di stupro di dover partorire i figli dei loro aggressori sarebbe ancora troppo morbida. Lo sostiene il solito Tommaso Scandroglio in un articolo intitolato "La legge dell’Alabama? Ancora ingiusta, ma è un passo avanti".
La tesi del fondamentalista è che l'aborto dovrebbe essere vietato anche quando è in pericolo la vita della madre. Lui ha deciso che la donna può e deve morire:
Davanti alla proposta sull’aborto approvata in Alabama bisogna chiedersi: si tratta di una legge giusta, posta a tutela della vita del nascituro, o ingiusta? La risposta è che questa legge rimane ingiusta, perché non è mai moralmente lecito procurare volutamente la soppressione del nascituro, ma è meno ingiusta rispetto alle norme tuttora vigenti. E si spera possa innescare effetti positivi, come una revisione della tematica abortiva con il concorso della Corte Suprema.
Questa è la gente che invita a votare Salvini e questo è il mondo integralista con cui pare vogliano sfidare l'Isis. Maschilismo, omofobia, sessismo e odio vengono venduti in sfregio al nome di Dio da parte di quello stesso integralista che chiedeva si vietassero i funerali ai gay.