Bibbiano. Silvana De Mari: «Anche nel medioevo si tenevano i bimbi nello sporco e i figli dei vichinghi non si lamentavano dei padri violenti»


Come una squallida jihadista, la fondamentalista Silvana De Mari continua a confezionare e diramare sui social network dei videomessaggi di puro incitamento all'odio che la vedono porsi come come detentrice del volere di Dio contro chiunque non risulti conforme al volere delle lobby che lei rappresenta. Il tutto, da prassi, tentando di creare odio attraverso lo stravolgimento delle parole pronunciate dalle persone che lei tenta di denigrare (tutte rigorosamente morte così non la potranno denunciare).
Il 12 luglio 2019, la signora De Mari ha pubblicato un video di rara violenza dal titolo "Bambini sottratti sono abusati in tutta Italia", nella quale la fondamentalista non esita un solo secondo a lanciarsi in uno becero sciacallaggio delle presunte violenze di Bibbiano per i suoi luridi scopi.
Una volta sostenuto che il 98% dei bambini sottratti a violenze familiari non sarebbe stati vittime di «vera violenza» in virtù di come lei dica che vedere i genitori che si odiano o che si massacrano di botte non è un motivo lecito per salvaguardare i minori. Poi, senza spiegatene i motivi, la signora De mari passa a sostenere che i genitori litigherebbero perché poveri e che la mancanza di soldi sarebbe il motivo per cui i servizi sociali interverrebbero contro di loro.

Ed è quel punto che inizia il delirio più aberrante:

Il genitore povero è criminalizzato e per esempio Umberto Veronesi lo schifava. Bleah! Dei poveri hanno messo al mondo dei figli, che criminali! Hanno osato avere fede nella vita e nella provvidenza! Il vero genitore se non ha abbastanza soldi per comprare lo smartphone al figlio lo abortisce. È così che si fa.

Insultato Veronesi, la signora de Mari inizia a dire che gli assistenti sociali non avrebbero titoli di studio adeguati a poter prendere decisioni. Il tutto in uno uso ideologico di fatti di cronaca non accertati che la portano ribadire il principio cardine della propaganda di Massimo Gandolfini: i figli sono oggetti di proprietà del padre, il quale dovrebbe poterne poterne disporre come preferisce senza che lo stato possa tutelare i diritti dei minori.
Aberrante è come la signora De Mari sostenga che gli assistenti sociali «»borghesi interverrebbero se in una casa non ci sono «centrini fatti con il puntocroce». Ed è surreale come se ne esca con frasi come: «Chi l'ha detto che i bambini non possano crescere in case sporche? Secondo voi nel medioevo dove vivevano? O anche solo nell'Ottocento».

Esatto, a sostenere che i bimbi debbano essere tenuti nella sporcizia perché nel Medioevo si faceva così è quella stessa fondamentalista che andò in tribunale a sostenere che lei volesse vietare ai gay di poter vivere la loro vita perché troppo preoccupata per i batteri che verrebbero scambiati durante i rapporti sessuali fra persone dello stesso sesso.

Poi, legittimando i padri violenti che massacrano la prole o la moglie, la signora aggiunge:

Ma la storia dove l'avete studiata? Sul Manuale delle Giorvani Marmotte? Lo saprete che è esistito un periodo che si chiamava la preistoria? Il padre è violento e quindi... ah, si? Secondo voi i figli dei vichinghi erano figli di padri violento o no, per sapere. I figli dei romani, I figli dei barbari. I figli degli ostrogoti [...] Cari assistenti sociali, la violenza fa parte della natura umana. E non esistono uomini violenti ma ci sono uomini che hanno avuto alcuni episodi di violenza

Incurante di come un assistente sociale non possa prendere decisioni senz ail pronunciamento di un giudice. è facendo terrorismo che la signora De mari conclude: «Siamo in balia di gente che ha un potere totale. Ciao. Ciao«.

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