Il suo avvocato si dichiara in sciopero. Rimandata l’udienza di Giovanni De Paoli (il leghista che voleva bruciare i figli gay)


È stata rimandata l’odierna udienza filtro disposta dal pm Patrizia Petruzziello che vede imputato il consigliere regionale ligure Giovanni De Paoli (Lega Nord) a causa della dichiarazione di adesione ad astensione del suo avvocato.
La querelante Aleksandra Matikj, presidentessa del “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione” commenta: «Rispettiamo i Diritti dei Lavoratori quando scioperano, ci mancherebbe... ma questa udienza è stata soltanto rimandata e, ci sarà, il Consigliere De Paoli dovrà comunque rispondere per aver detto che se avesse un figlio omosessuale lo butterebbe in una caldaia e lo brucerebbe. Fatto aggravato perché commesso per finalità di discriminazione. Si tratta del primo caso di omofobia in Italia e ne siamo fiduciosi».
In merito alle affermazioni del leghista, la procura ha preso in carico anche una querela presentata dall’Associazione AGEDO (Associazione genitori di omosessuali). Pare che i due fascicoli verranno uniti in unico processo che andrà avanti davanti al giudice Massimo Todella. A causa della mancata comparizione, la nuova udienza si terrà il 23 ottobre 2019, ossia tra più di quattro mesi.
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