Greta Thumberg supporta il Pride di Copenhagen. Coghe dà di matto: «Vigliacchi. Siete spregevoli»


Jacopo Coghe dice che lui se ne frega dei cambiamenti climatici dato che al massimo saranno i suoi figli a crepare dopo che lui ha inquinato come cavolo gli pareva. Ci spiega che lui è complice di Salvini nel fomentare patetiche isterie contro fantomatiche «immigrazioni incontrollate», così come sottolinea come lui non sopporti che altri possano godere dei suoi stessi diritti dato che il leghiamo è l'ideologia di chi spera di poter trarre profitto personale sulla pelle degli altri. E che il profitto sia reale o solo ideologico, lui parte dal presupposto che gli altri vanno ritenuti inferiori a lui.
Ce lo rispiega di nuovo, sottolineando che lui odia i padri che vorrebbero dare un futuro migliore ai propri figli o che lui crede che una ragazzina con la sindrome di Asperger debba essere ritenuta incapace di intendere e di volere perché lui la reputa anormale, malata, inferiore a lui:


Tra i soliti insulti vomitati a scopi partitici di promozione dell'estrema destra, è inveendo come un indemoniato che il fondamentalsita giura che i diritti siano «propaganda» o che gli altri siano «vigliacchi» perché credono all'accoglienza, alle tutele delle minoranze e alla possibilità di una coesistenza di diverse culture.
A far scaturire tutto quell'odio e tutta quella malata dietrologia è il semplice annuncio con cui Greta Thumberg ha annunciato di supportare il Pride di Copenhagen.

Quindi, ricapitando, il signor Coghe si dice "pro-vita" mentre tifa per chi si vuole rendere complice della morte dei naufraghi, si dice "pro-family" mentre inveisce contro i padri di famiglia che vorrebbero regalare un futuro migliore ai propri figlie  si dice "cristiano" mentre bullizza una minorenne.
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