Retequattro sponsorizza la crociata di Belpietro contro i richiedenti asilo gay


L'ideologia populista su cui campano Matteo Salvini e Giorgia Meloni vive sul compiacere gli analfabeti funzionali attraverso un costante tentativo di spacciare semplificazioni che riducano situazioni complesse a becere illazioni basate sul sostenere che tutto possa sempre essere valutato sulla base del proprio vissuto. Peccato non ci sia nulla di più falso.
Prendiamo un esempio pratico: un richiedente asilo era giunto in Italia e aveva dichiarato di essere scappato dal suo Paese perché aveva ucciso un uomo. L'incongruenza del suo racconto porterà a scoprire che in realtà scappava dal suo paese perché gay: nella mente di un uomo che rischiava di essere ucciso se si fosse scoperto che lui amava altri uomini, sostenere di aver commesso un omicidio era ritenuto meno grave di dichiarare di essere gay. È un esempio simile ben testimonia quanta follia ci sia nella "inchiesta" pubblicata dal Corriere della Sera in cui Francesca Ronchin si lancia nel sostenere che i richiedenti asilo gay non sarebbero tali sulla base di come alcuni di loro abbiano negato il proprio orientamento sessuale quando una perfetta sconosciuta li ha fermati per strada e gli ha chiesto se fossero gay. Ma davvero crede che una persona perseguitata sin dalla nascita di dichiarerebbe ad una sconosciuta quando per anni tale asserzione gli sarebbe costata la vita?
Come spiega Il Grande Colibrì, tante altre sono le incongruenze. La giornalista pare ignorare la differenza tra “migranti” e “richiedenti asilo”, così come l'intero testo pare voler far leva sui luoghi comuni sul “falso profugo” arrivato in Italia solo per fare una vita da nababbo.

Ma dato che al peggio non c'è mai fine, quella vergognosa inchiesta è stata rilanciata come verità rilevata dalle trasmissioni salviniane di Retequattro, le quali sono ovviamente ripartite dalla reinterpretazione ideologica curata dal quotidiano populista di Maurizio Belpietro.
Stando alle dichiarazioni delle testate giornaliste di Silvio Belusconi (guardacaso socio in affari di Salvini e della Seloni) a Stasera Intalia sarebbe stato proposta una "verità" decisa dall'avvocato Gerardo Cembalo, il quale dichiara che: «In Italia basta dichiararsi gay per avere il permesso di soggiorno. Le dichiarazioni che vengono presentate al 90% sono sicuramente fittizie» Il Tgcom ci aggiunge di suo pugno che «a suggerire questo appiglio sarebbero spesso gli avvocati d'ufficio e molti degli stranieri che sfruttano questa possibilità prendono la tessera dell'Arcigay per avvalorare la loro dichiarazione».
Peccato che tale teoria si basi sul sostenere che i giudici italiani non siano in grado di valutare delle richieste e credano che l'omosessualità deriverebbe da una tessera. Ed ancora più incredibile è come si sostenga che basti dirsi gay per ricevere asilo anche se numerose domande vengono respinte anche dinanzi a prove oggettive. Insomma, ancora una volta c'è chi lucra sulla pelle dei più deboli alimentano paure e isterie che potrebbero portare voti ai populisti sulla pelle di vittime che rischiano di essere uccise dai colleghi integralisti di Pillon.
E poi ci sarebbe un'altra questione. Se davvero credono che ci siano persone che dichiarano il falso, come possono pensare che promuovere quella bufala non poeterà altri a fare ciò che loro spergiurano funzioni? Oppure vogliono creare dei falsi per poter danneggiare le vere dichiarazioni al solo fine di portare voti al padano che odia i gay quasi quanto i migranti?
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