L'incessante promozione del razzismo di Porro. Ora torna a dire che i neri portano malattie

I neri portano malattie. Non importa se non abbiano portato alcuna epidemia negli ultimi trent'anni, al populista Nicola Porro piace ripetere quella litania perché "giustifica" il razzismo del leghista medio.
Ci fosse un briciolo di onestà intellettuale, forse dovrebbe chiedersi quali malattie sia conseguenza del primato che vede l'Italia al primo posto nel mondo per turismo sessuale, con migliaia di leghisti che "difendono la famiglia" tradizionale andandosene in Asia a stuprare delle minorenni. Ma quello non è utile alla propaganda, quindi preferisce giurare che il problema sarebbero i neri e non certo le malattie create da pedofili e puttanieri che votano i partiti di cui è militante.


Tra i commenti, fieri leghisti che leggono Imola Oggi fanno a gara nel mostrare a Porro quanto anche loro odino i neri e come gradiscano i pretesti per chiedere una pulizia etnica basata sul sostenere che l'italiano sarebbe parte di una "razza" superiore:


Ormai siamo al razzismo come filosofia di vita di quei proseliti di Giorgina (la bianca cristiana che odia gli islamici e a cui piace il cazzo) e Matteuccio (il padano che prima odiava solo i meridionali ed ora odia interi popoli in nome del suo profitto personale). E qualcuno è certi che la signora Paola non abbia malattie strane, altrimenti lei dice sarebbe doveroso impedirle di andare in giro se non si fa chiudere in uno di quei centri di detenzione finanziato da Salvinuccio suo...


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