Degrado italiano. Se anche l'albero di Natale è un pretesto per vomitare odio ed inneggiare al campanilismo

Se Matteo Salvini ha deciso che ora non odia più i «terroni» dato che vuole i loro voti, è in un leghiamo al contrario che il M5S romano sta guidando una campagna d'odio contro Milano. Fregandosene dei veri problemi della gente, la priorità di certi politici pare sia quella cercare voti attraverso il più biseco campanilismo.
Aizzati dai primi messaggi d'odio a firma del consigliere pentastellato Paolo Ferrara, su Twitter troviamo pentastellati romani che chiedono le dimissioni del sindaco di Milano in nome di come loro dicano che l'albero in piazza Duomo sarebbe più brutto del loro (convinti loro):


Se non si capisce perché mai un sindaco dovrebbe dimettersi solo perché una tizia ama disprezzare tutto ciò che non opera della sua Raggi (buche per le strade comprese), surreale è come la signora si metta a festeggiare se un caso di spaccio riguarderebbe Milano e non Roma. Il senso? nessuno, solo tanto, tanto odio:


Chissà, dato l'andazzo forse dovremmo cambiare la costituzione e sancire che l'Italia debba essere ritenuto un paese fondato sull'odio e non sul lavoro. E mentre la signora sbraita, ecco a coi le immagini dell'accensione di quello che lei chiama «ammasso di ferraglia»:

Possibile che in Italia non si possa essere orgogliosi di ciò che si ha senza sentire l'irrefrenabile desiderio di vomitare insulti contro gli altri? Poi per forza ci troviamo con i Salvini e le Meloni che vogliono lucrare sull'odio.


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