Ho dato un'occhiata alle frignacce di Silvana De Mari e mi sono preso un po' paura


L'articolo 3 della Costituzione è molto chiaro: «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese».
Una signora Silvana De Mari che viene pagata da Maurizio Belpietro al fine di promuovere l'omofobia è un'ostacolo alla vita di interi gruppi sociali. Quei suoi articoletti che incitano i genitori a non accettare l'omosessualità dei figli sono un ostacolo per quei minori che rischiano di essere resi vittime di violenze domestiche perpetrare nel suo nome. Il suo spergiurare che l'omosessualità possa essere "curata" perché da lei ritenuta "un comportamento" è un'ostacolo alla realizzazione di chi non si accetta e che a causa sua viene esposto a ciarlatanerie prive di ogni scientificità.
Pare dunque secondario il fatto che Belpietro paia non farsi problemi nell'abusare di una donna con evidenti problemi o il fatto che il servizio sanitario nazionale paia aver fallito se una donna viene abbandonata alle sue ossessioni: il tema è che la Repubblica DEVE rimuovere gli ostacoli che danneggiano la vita dei cittadini e non può tollerare che qualcuno se ne vada in giro a creare stigma sociale dicendo che i gay frequenterebbero dark room, porterebbero malattie o spargerebbero epidemie con i pride.
Fa paura leggere gli articoli della signor De Mari perché la loro stessa esistenza è indice che la Repubblica non sta facendo il suo dovere nell'impedire che una singola fondamentalista crei ostacoli incostituzionali per il suo profitto economico e per assecondarei suoi scopi partitici.
La signora dice che lei vuole essere ingravidata ogni volta che viene penetrata? Lo può fare, dato che è un suo diritto. Ma se la signora chiede che si vieti di poter far sesso senza ingravidare qualcuno, quella non è più "opinione", è violenza ed ostacolo alla vita dei cittadini resi vittima del suo odio.
Siamo davvero arrivati al punto in cui ai giovani va detto che l'unico sistema per sottrarsi alle molestie di una fondamentalista promossa da Belpietro è lasciare il Paese per cui sono morti i loro nonni e i loro bisnonni? Davvero dobbiamo accettare che la prima donna ossessionata dai gay possa permettersi sdi cacciare dei cittadini da casa loro solo perché si è messa a sbraitare che vuole comandare lei e che lei si crede parte di una supremazia? Davvero il Quirinale ritiene che la signora non sia incompatibile con i principi costituzionali e che la sua propaganda possa essere tollerata anche se le "terapie riparative" da lei promosse sono provata causa di numerosi adolescenti spinti al suicidio e all'autolesionismo?
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