Il leghista Pillon inneggia al prete omofobo che vuole censurare i gay


È citando la stampa neofascista di CasaPound che il senatore leghista Simone Pillon plaude al parroco omofobo che pretende che il Comune censuri l'ultimo film di Ozpetek data la presenza di due gay. E se è davvero difficile comprendere perché Pillon se ne esca col suo solito «giù le mani dai bambini» dopo aver passato le ultime settimane a cercare di mettere le sue mani suo bambini per imporre simboli confessionali nelle scuole, scrive:


Al solito, il leghista racconta solo mezze verità e si dimentica di dire che il cinema è stato affittato dal Comune e che il prete ha tolto locandine pagate dai contribuenti, dimenticandosi pure di spiegare in che modo quelle locandine potrebbero mai essere ritenute di «propaganda».

Tra i commenti, i seguaci di Pillon sostengono che i "veri" preti devono odiate i gay, odiare i neri e odiare le donne. Praticamente vogliono preti leghisti che rinnegano Gesù per idolatrare il padano del Papeete. Tra loro c'è pure l'adinolfiniano Filippo Fiani che spergiura:


Poi questi sono quelli che vanno in giro a dire che l'omofobia sarebbe «libertà di espressione» mentre invocano censure ed oscurantismo.
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