27 gennaio, Giorno della Memoria 2020


Oggi si celebra la Giornata della memoria, la ricorrenza che ogni anno commemora le vittime dell'Olocausto.
Tra il 1933 ed il 1945, circa 60mila persone furono processate per la violazione del Paragrafo 175, la legge nazista che criminalizzava l'omosessualità. Di questi, 10.000 vennero internati nei campi di concentramento e gli altri condannati a pene detentive. Le porte dei campi di concentramento si aprirono per gli omosessuali nel 1933 con i primi internamenti a Fuhlsbuttel.
In un primo momento gli internati per omosessualità erano costretti ad indossare un bracciale giallo con una lettera “A” al centro (la “A” stava per la parola tedesca “Arshficker”, sodomita). Successivamente venne adottato il triangolo rosa cucito all’altezza del petto, usato per schernire i detenuti.
Anche gli omosessuali furono sottoposti a vari esperimenti. Ad esempio, il medico danese delle SS Carl Vernaet chiese di poter sperimentare un suo preparato a base di ormoni che sarebbe dovuto essere i3m grado di “guarire” gli omosessuali nel campo di Buchenwald. A distanza di tre settimane dall'esperimento, l’80% delle persone morì ed il restante 20% non presentò sintomi di "guarigione".
Contrariamente agli altri deportati, i gay vennero perseguitati anche dopo la liberazione dai campi di sterminio dato che il Paragrafo 175 rimase in vigore.
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