Emilia-Romagna, Tagliaferri (FdI): «Se vinceremo, abrogheremo la legge contro l’omotransnegatività»


Scimmiottando la Lega di Matteo Salvini, anche il partito di Giorgia Meloni annuncia che la loro massima priorità è quella togliere tutele agli adolescenti gay e istituzionalizzare l'odio omofobico. Ripetendo gli slogan coniati dalle lobby integraliste, dicono anche che i diritti dei cittadini gay debbano essere opposti ai privilegi degli etero, che l'odio sarebbe "libertà di espressione" o che la vita altrui sia un "costo" che può portare a profitti personali se si discriminano interi gruppi sociali. Insomma, siano ormai arrivati al punto in cui i populisti dicono chiaramente che loro non daranno nuovi diritti ma faranno del male a dei bambini pur di teorizzare che i loro coiti sarebbero meritevoli di privilegi esclusivi.
A promettere la cancellazione della legge contro l'omofobia è Gabriele Tagliaferri, il quale ha dichiarato: «Oltre ad impegnarci ad abrogare questa legge inutile e liberticida, sarà nostra priorità sostenere le famiglie nei compiti di cura ed educazione dei figli con servizi e interventi innovativi, garantendo la necessaria flessibilità oraria alle numerosissime mamme lavoratrici, nonché con la valorizzazione delle competenze dei tanti operatori qualificati che lavorano nel settore. La famiglia tradizionale non può essere lasciata sola e non ha bisogno di slogan ma di risposte concrete».
Ed è in quella creazione di contrapposizioni imbarazzanti che il consigliere aggiunge: «Da consigliere regionale, seppure mettendo in campo un ostruzionismo formidabile, ho visto portare in aula dalla sinistra dei veri e propri assalti legislativi alla famiglia tradizionale, basti pensare alla recente legge sull'omotransnegatività».
In che modo la protezione dei figli sia in "assalto" alla famiglia non è chiaro, sempre non sostengono che la loro speranza è che i gay siano obbligati a fingersi etero per non essere aggrediti per strada.

Roberta Mori (PD) ha replicato: «Dopo la Lega, anche Fratelli d'Italia minaccia l'abrogazione della legge regionale contro l'omotransfobia, approvata lo scorso luglio dall'Assemblea legislativa. Questa legge è una conquista della nostra regione, noi siamo pronti ad attuarla e a rilanciare sul riconoscimento dei diritti e il contrasto alle discriminazioni. Lo scenario è molto chiaro, le destre vogliono rottamare tutte le conquiste che il governo di centrosinistra di questa Regione ha raggiunto in tema di riconoscimento dei diritti delle persone e contrasto alle discriminazioni. D'altronde già in aula, durante l'approvazione di quel provvedimento, abbiamo assaggiato la ferocia di un'opposizione che, a suon di emendamenti pervasi della peggiore intolleranza, ci ha costretto a una maratona ininterrotta di oltre 40 ore. Allora sconfiggemmo con la nostra caparbietà quell'opposizione e con ancora maggiore tenacia siamo pronti a fare altrettanto il prossimo 26 gennaio nelle urne. Non solo su questi temi siamo pronti a rilanciare, a declinare la norma approvata in provvedimenti concreti in grado di migliorare la quotidianità delle persone lgbti che vivono in Emilia-Romagna. Come dissi in aula durante la mia relazione in apertura della seduta fiume, citando un nostro partigiano, questa battaglia la facciamo anche per chi è contro, per tutti coloro che vivono sulla propria pelle pregiudizi e la sofferenza di non essere accettati».
4 commenti