Per la prima volta a Bologna il film "L'unione falla forse"


Dopo le presentazioni in vari festival nazionali e internazionali, il film "L'unione falla forse" di Fabio Leli arriva nelle sale italiane con un tour di proiezioni in diverse città. Lunedì 3 Febbraio sarà presentato per la prima volta a Bologna, al Kinodromo Europa Cinema, alle ore 21:15.
Come ospiti speciali della serata troveremo il regista Fabio Leli, Elly Schlein, Franco Grillini, Cathy La Torre e Sergio Lo Giudice, i quali, dopo la proiezione del film, saranno protagonisti di un dibattito con il pubblico.

Nel nuovo progetto del giovane regista pugliese, presentato in anteprima nazionale alla 34° Edizione del Lovers Film Festival di Torino in cui si è aggiudicato il premio "La Stampa", i temi centrali sono l'omofobia e le unioni civili. Protagoniste della pellicola due famiglie omogenitoriali, una coppia di ragazzi pugliesi con due bambini e due donne palermitane con la loro figlia. La vita tranquilla e serena delle due famiglie, così simile a tante altre, viene interrotta dalle interviste ad esponenti di partiti e movimenti vicini al Family Day e al recente Congresso delle Famiglie di Verona, tra cui Mario Adinolfi, Gianfranco Amato, Silvana de Mari e Massimo Gandolfini, che espongono liberamente le proprie bizzarre idee sull'introduzione della legge, sul tema dell'omofobia e sull'omosessualità.
Il quadro che ne viene fuori è quello del "primo film che, con amore ed ironia, lotta contro l'omofobia".

Il film si impone come un importante documento d'attualità, a causa della crescita esponenziale dei movimenti "ProLife" di stampo cattolico estremista nonché della loro ascesa politica, grazie all'exploit dei partiti di destra che li hanno accolti nelle loro fila (l'ex ministro della Famiglia Fontana e il senatore Pillon, entrambi membri del Family Day, ne sono un chiaro esempio). Ma anche per il crescente bisogno di riconoscimenti giuridici che le famiglie omogenitoriali chiedono a gran voce e a cui a volte solo la magistratura concede l'approvazione, a causa del taglio della Stepchild Adoption dalla legge sulle unioni civili del 2016 e del recente ritorno, sulla carta d'identità, alla dicitura di "padre" e "madre" imposta dall'ex ministro Salvini.
L'evento ha il patrocinio di Amnesty International, Associazione Famiglie Arcobaleno, Cgil Nuovi Diritti ed è promosso da Uaar Bologna, Cassero Lgbti Center, Agedo Nazionale, Rete Genitori Rainbow, I Sentinelli di Bologna e Bologna Pride.
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