Stella Mamente fa la vittima e ringarzia Mediaset per aver sdoganato chi invoca Hitler contro i gay


Stella Manente è balzata agli onori delle cronache quando invocò Hitler e i campi di sterminio contro i partecipanti del Milano Pride che dice le stessero facendo far tardi mentre lei voleva andare a farsi i capelli. Incredibilmente e vergognosamente scelta da Mediaset come concorrente de La Pupa e il Secchione, la signora ha cercato di ripulirsi l'immagine atteggiandosi da oca senza cervello. Ma surreale è come ora la signora sia tornata alla carica, facendo la vittima e dicendo che i gay sarebbero statoi cattivi son lei solo perché lei sperava che qualcuno li sterminasse nelle camere a gas.

Dipingendosi come una vittima, è dalle pagine di GossipBlog che la feroce omofoba ha piagnucolato che alcune delle persona a cui lei ha augurato la morte avrebbero fatto lo stesso con lei:


Nell'articolo, il suo aver invocato Hitler contro i gay diventa «una gaffe» e chi ha pronunciato quelle parole viene propinata come una vittima delle sue vittime:

«Ho vissuto mesi di profonda difficoltà sia per me che per la mia famiglia che per il mio lavoro (...) Non è stato un semplice incidente, ma una cosa molto più seria. Ho dovuto lasciare la mia città. Mi svegliavo e avevo costantemente persone che mi dicevano ‘ti vengo ad uccidere’, mi minacciavano di morte, mi odiavano», ha raccontato la pupa a Il Giornale, scegliendo volutamente una testata notoriamente contraria ai diritti dei cittadini lgbt. Ed è sempre cercando di promuovere sentimenti di odio omofobo tra i lettori di Porro che la signora aggiunge pure: «Con tutto l’odio che ho ricevuto ero terrorizzata dall’idea che la cosa potesse andare male ma, dato che è bastata la prima puntata per cambiare idea, sono stata molto felice che l’Italia mi abbia dato questa opportunità di dimostrare che io non sono la persona razzista e omofoba di cui parlavano (...) Oggi mi fermano per strada, soprattutto le donne, mi chiedono un selfie, un autografo, mi ringraziano del percorso che ho fatto, di averli fatti divertire. Come dico sempre: dopo la pioggia, l’arcobaleno. Può essere un po’ la frase migliore che descrive quello che è successo».
Tradotto, la signora è felice di vivere in un Paese di merda in cui chi defeca odio non subisce conseguenze. E se c'è gente che non prova schifo a fare selfie con lei, significa che siamo messi davvero male.
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