Coronavirus. La setta di Riccardo Cascioli non vuole i medici cubani: «È un'invasione comunista»


Il leader ciellino Riccardo Cascioli, direttore de La Nuova Bussola Quotidiana, non pare interessato a domandarsi perché i militari russi vengano lasciati liberi di scorrazzare per il Paese a nostre spese anche se i corazzati e i mezzi blindati non servono certo a combattere un virus. Lui preferisce prendersela con i medici, sbraitando che lui è pronto a dire che non servano perché comunisti.
E se il costosissimo ospedale lombardo voluto dal leghista Fontana non ha personale, è in un articolo a firma di tale Marinellys Tremamunno che si afferma: «La Regione Lombardia non aveva bisogno di portare in Italia i medici cubani». Il motivo? Sono comunisti:

Sono prevalsi gli interessi politici e ideologici, prima del vero bisogno dei Lombardi. Quell’articolo che doveva essere la porta per inserire un battaglione di 168 medici più italo-venezuelani già residenti regolari in Italia (in tanti anche di cittadinanza italiana) per aiutare fianco a fianco i medici italiani nell’emergenza, si è trasformato in un boomerang contro il popolo italiano, aprendo la strada ai medici cubani, cinesi e russi che oggi hanno invaso il territorio lombardo. E perché questo boomerang colpisce il popolo italiano? Perché non è un caso che il Governo di Giuseppe Conte abbia fatto entrare senza battere ciglio tre Paesi non democratici sotto la scusa della solidarietà. Così come non è un caso la campagna propagandistica che abbiamo visto in quasi tutti i media italiani. Una volta chiarito che non servivano i medici venuti dall’estero perché le risorse erano in casa, risulta evidente che l’amore surreale del Movimento 5 Stelle per i paesi comunisti sta portando all’Italia su binari molto pericolosi.

Il racconto pare però scontrarsi con i dati, dato che i medici continuano a non trovarsi anche se i ciellini giurano che batterebbe tener validi titoli di studio dei Paesi gestiti dall'estrema destra e li si potrebbe creare. Il tutto, come da copione, in quell'abitudine dei fondamentalisti di usare i morti per propagandare la loro ideologia politica.

Sostenendo sia in atto una «invasione» di medici cattivi che curano la nostra gente al posto di quei soldati russi che rispondono al loro amatissimo Putin, dicono anche:

La cosa più assurda di questa triste vicenda è che sia accaduta in una regione sotto il controllo della Lega. Non riesco a capire ancora come sia possibile che il partito che promuove il sovranismo e si autodefinisce di destra sociale non abbia reagito contro questa invasione silenziosa [...] Il risultato? Oggi all’ospedale di Crema cercano volontari che parlino spagnolo, disposti ad assistere i medici cubani nelle traduzioni, e una spesa ancora sconosciuta che di certo è stata pagata per portare i cosiddetti medici cubani in Italia.

Avete capito quanto sono cattivi questi medici che manco studiano l'Italiano prima di andare all'estero ad aiutare una regione in cui i continui tagli leghisti alla sanità e gli incentivi all'esodo pagati da Salvini hanno ridotto ad una carenza di organico? E concludono:

Non possono dire che la mancanza di risorse li abbia costretti ad accettare l’invasione comunista.

Lo hanno scritto davvero: per loro saremmo davanti ad una «invasione comunista».
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