Quei popolisti che mettono alla gogna chiunque non faccia quello che dicono loro


I poplulisti stanno facendo di tutto per rendere il mondo un posto peggiore, ammorbando con le loro patetiche polemiche e con il loro disfattismo fine a se stesso. Ossessionati dalla loro necessità di fomentare rabbia e creare divisioni sociali, Il Giornale è riuscito a creare un caso nazionale a fronte di alcuni operai che stavano lavorando con la musica alta nel bolognese.
In virtù di come ascoltassero brani della resistenza e non quelle canzoncine razziste di Povia che tanto spopolano alle sagre leghiste, il quotidiano parla di «cittadini costretti ad ascoltare Bella Ciao», di «costrizione» e di «democrazia comunista». Pare follia, ma è giurando che per loro "Bella ciao" satebbe una canzone comunista che scrivono:


Non va meglio con il loro vicedirettore Porro, il quale pare ignorare che il nazismo sia stato sconfitto e chiede che Mattarella non possa usate automobili tedesche nel giorno in cui lui dice si sarebbero sconfitti i tedeschi. Chissà che qualcuno non possa spiegargli che ad essere festeggiata è la liberazione dal nazifascismo e non "dai tedeschi" che ne furono vittime, ma forse lui non vuole condannare i fascisti perché molti di loro sono suoi seguaci. Ed è cercando patetici pretesti per urlare contro il Presidente della Repubblica che scrive:


Insomma, per loro tutto è pretesto per vomitare odio.
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