La setta di Cascioli si inventa che il Coronavirus sia facilmente curabile e che i bambini ne sarebbero immuni


Un ciellino come Riccardo Cascioli dovrebbe solo starsene solo zitto davanti alle responsabilità di quella sua organizzazione che ha devastato la sanità lombarda per fare cassa e che oggi vede la regione a trazione leghista come l'epicentro del contagio mondiale. Ma invece no: Cascioli cerca di fare politica e di spalleggiare il disfattismo leghista mettendosi a sbraitare che il governo mentirebbe, che l'Oms mentirebbe e che solo il suo Luca Di Tolve direbbe «la verità» mentre se ne va in tour insieme a lui nelle scuole cattoliche a cercare di convincere i genitori di figli gay che basterà non accettarli per "curare" la loro omosessualità.

Tra santini e profanazioni di icone sacre, è sulla sua Nuova Bussola Quotidiana che il ciellino Cascioli pubblica un articolo intitolato "Seconda ondata, propaganda di Stato per limitarci la libertà" in cui scrivono:

È bastata una preoccupazione di una delegata Oms per la possibilità di nuove infezioni per scatenare il panico: arriverà una seconda ondata. Uno scenario apocalittico, ma il termine non è preso dal linguaggio dell’epidemiologia, bensì da quello della propaganda politica, come del Pci degli anni '50. E il Governo fa di tutto per tenere sulla popolazione una pressione psicologica altissima, per indurre anche in tempi di allentamento del Lockdown ad una “spontanea” rinuncia alle proprie libertà. La Fase due sarà di lacrime e sangue... e di fakenews di Stato.

Se Cascioli pare preferire quel padano che probabilmente avrebbe guardato morire gli italiani da una qualche spiaggia dotata di cubiste o quella madre single che è andata al suo "Family Day" ad annunciare di essere restata gravida mentre diceva di voler "difendere" la sacralità del matrimonio, pare surreale possa davvero credere che si possa abbassare la guardia e sperare che gli italiani non siano spinti ad atti di pura incoscienza.
E non è certo ispirata alla epidemiologia il paesaggio in cui l'articolo pubblicato da Cascioli cerca di seminare zizzania citando la la propaganda stabilita da Steve Bannon:

Nel Dizionario delle Neolingua (ricordate Orwell?) inventata per la Pandemia, negli ultimi giorni uno dei termini più in voga è “Seconda ondata”. Di cosa si tratta? Della possibilità di un nuovo aumento dei numeri dei contagiati, dei ricoverati, dei morti. Si tratta di un termine che non è preso dal linguaggio dell’epidemiologia, ma da quello della propaganda politica. Era un termine usato nel Dopoguerra e fino agli anni ’50 dal Partito Comunista Italiano. La prima ondata era stata la Resistenza, che aveva spazzato via il Fascismo; la seconda - attesissima - era quella che avrebbe dovuto fare il resto, e trasformare l’Italia in una Repubblica Sovietica. Per chi conosce racconti del grande scrittore Giovannino Guareschi, l’espressione è familiare: era lo spauracchio costantemente sventolato da Peppone davanti agli occhi di don Camillo.

Se l'ossessione anti-comunista di Cascioli pare chiarire che la sua propaganda è indirizzata a fascisti e neonazisti, surreale è quale dietrologia ci sia diventa alle sue folli teorie davanti ad un fatto che anche un bambino sarebbe in grado di comprendere: se le infezioni erano fuori controlli e le si è ridimensionate chiudendo tutto, è evidente che alla riapertura ci sarà un nuovo picco che dovrà essere tenuto sotto controllo se non vorremo mandare nuovamente in tilt le terapie intensive.

Per capirlo basterebbe anche solo guardare l'attuale curva dei contagi:



Giocando a fare il dottore che assicura che i suoi proseliti devono potersi tossire in faccia dato che lui giura che il Coronavirus non sarebbe grave anche se miete morti e manda in terapia intensiva anche chi magari guarisce, scrive:

Oggi di seconda ondata parlano le istituzioni e la grande stampa. E’ bastato che una esponente dell’ufficio regionale europeo dell’OMS esprimesse la propria preoccupazione per la possibilità di nuove infezioni nei vari Paesi che l’affermazione è stata tradotta in Italia in questo sintetico concetto: arriverà una seconda ondata. Ovvero: il nemico è sempre qui. Poco importa che la curva epidemica sia in discesa, poco importa che siano ormai a disposizione importanti ed efficaci strumenti di cura: il terrore per il Covid deve continuare.

Sostenendo che il fatto che non tutti i contagiati muoiano e che qualcuno guarisca pure, la setta di Cascioli si inventa che questo dovrebbe indicare che si si può infettare come nulla fosse (anche se però poi può anche morire) perché lo dicono loro:

“Non saremo mai a contagio zero” ha dichiarato l’assessore lombardo al welfare, evidentemente in possesso di certezze epidemiologiche non meglio identificate. E ha aggiunto che “dobbiamo convivere con questo virus, davanti al quale siamo indifesi”. Evidentemente l’assessore non è informato che proprio nella sua Regione esistono ospedali – come la NBQ ha documentato- dove si cura e si guarisce.

Non p chiaro in che modo il giornale ciellino avrebbe «documentato» che non tutti muoiono dato che si tratta di dati che vengono diramati quotidianamente dal Viminale. Chissà, forse lo dicono per fare mero complottismo e far creder che il fondamentalista dovrebbe affidarsi a Cascioli e non agli esperti.
Ma dato che lo scopo è attaccare il governo, il sito ciellino paragona le stime dei contagi che si potrebbero registrare con la totale riapertura a quelle registrare durante il lockdown, dicendoci che quel signore che dice che i gay devono essere "curati" si reputa uno scienziato migliore degli esperti che da anni studiano le infezioni:

Ma il maggior utilizzo propagandistico del concetto di Seconda ondata viene dal Governo centrale. Conte lo ripete a ogni piè sospinto. L’allentamento del lockdown può avvenire, ma solo sotto strettissimo controllo, perché l’epidemia può riesplodere, parola del famigerato Comitato tecnico scientifico che nei giorni scorsi ha comunicato che nel mese di giugno potremmo avere oltre 150.000 persone ricoverate in terapia intensiva. Sì, proprio così. Uno scenario apocalittico, specie se si pensa che quando è stato raggiunto il picco ai primi di aprile i ricoverati in tutta Italia in terapia intensiva erano poco più di 4.000. Secondo i consulenti di Conte insomma ci attende qualcosa di paragonabile ad un disastro nucleare, naturalmente se si allentassero le misure restrittive.

Inventandosi che i bambini sarebbero immuni (e che dunque le scuole non dovrebbero stare chiuse) quando in realtà si è semplicemente osservato che i bambini sarebbero asintomatici e spargerebbero il virus tra gli adulti, è sempre cercando di fare terrorismo e mero nagazionismo che scrivono:

La “fase due”, per utilizzare un altro termine della neolingua, dovrà essere caratterizzata da nuove paure. Si deve seminare il panico rispetto, ad esempio, a quella fascia di persone che non è stata toccata dall’epidemia, i bambini. Così assistiamo ad un montare di sospetti nei confronti della possibilità di ammalarsi da parte dei bambini che è assolutamente in contraddizione con le evidenze scientifiche rilevate.

Ed è anteponendo gli interessi partitici della loro setta al bene della collettività che il sito di propaganda integralista se ne esce dicendo:

Ma come dicevamo in precedenza, in questo momento si sta fecendo di tutto per tenere sulla popolazione una pressione psicologica altissima, per indurre – anche in tempi di allentamento del Lockdown- ad una “spontanea” rinuncia alle proprie libertà.
Insomma: la “fase due” sarà di lacrime e sangue, e di fakenews di Stato.

Nel mentre, in quella sua amata Russia che ha scelto la via del loro negazionismo, si contano 10mila nuovi contagi al giorno:


Ma tranquilli, il tizio che va in giro a dire che l'omosessualità sarebbe una "malattia curabile" giura che quei 10mila infetti siano una fake news e invita i suoi proseliti a fregarsene e a contagiarsi come se nulla fosse. Ci fosse giustizia, un simile articolo varrebbe una denuncia per tentata strage.
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