C'è la falsa testimonianza dietro l'odio di Adinolfi


In quella sua ostentata crociata contro la tutela degli adolescenti che subiscono bullismo omofobico, è con la sua consueta violenza che il fondamentalista Mario Adinolfi è tornato a promuovere il suo cieco odio facendo leva sul tema che le statistiche indicano sia il più controverso:


Peccato che il suo vittimismo si basi su una serie di false premesse. Innanzitutto l'omogenitirialità non è sinonimo di GpA, semplicemente indica che a ricoprire il ruolo genitoriale sono due persone dello stesso sesso. E lui lo sa bene, dato che si scagliò con inaudita ferocia anche contro chi fu da lui ritenuto "colpevole" di aver adottato figli abbandonati da coppie eterosessuali, testimoniando come le sue patetiche storielle sulla GpA siano solamente un mero pretesto per nascondere la sua vera rivelazione: vietare che i gay possono avere una famiglia e sostenere che lui debba avere privilegi derivanti dalla sua ostentata passione per le donne (ricordate quando si mise ad animare e a biascicare fissando il seno di Cicciolina mentre gli chiedeva di mentire per dargli visibilità?).
Ne è l'ennesima riprova il fatto che Adinolfi inveisca ossessivamente contro i gay, anche se ad accedere alla GpA è una maggioranza di coppie eterosessuali. Falso è anche il suo parlare di «compravendita» davanti a parti che in Paesi come il Canada prevedono un divieto a qualunque passaggio economico, contrariamente a quando avviene in Russia per le coppie etrosessuali. Pare anche evidente che, se fosse davvero la GpA il suo problema, non si capisce perché mai lui non sia in prima linea nel difendere le adozioni al posto di sparare a zero anche contro quei bambini.

Mistificatorio è anche il suo paventare che si finirà in carcere per delle opinioni, anche se forse lui dovrebbe rivedere quei suoi comizi di istigazione all'odio in cui invitava i genitori omofobi ad esercitare torture psicologiche sui figli portando sul palco Luca Di Tolve. ma forse, in un paese davvero civile, quelle violenze verrebbero considerate reato anche sulla base di una lunga altra serie di leggi contro chi si propone come mandante per violenze sui minori.
Sempre rifacendosi alle fantomatiche "terapie riparative" dell'omosessualità che il fondamentalista ha più volte sponsorizzato, Adinolfi si mette pure a raccontare che un un'orientamento sessuale sarebbe «uno stile di vita» mentre spaccia per «vittoria» i suoi tentativi di togliete tutele giuridici ai bambini:


Interessante è come la totalità delle sue rivendicazioni si basi sul sostenere che lui vuole vietare le libertà personali altrui. Nulla è fatto per qualcosa, tutto si basa sul chiedere leggi contro qualcuno.
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