I suprematisti bianchi dicono di sentirsi offesi da chi difende i diritti dei neri


Oscenità, volgarità ed odio. È quanto veicolato dai populisti che hanno reagito alle proteste contro l'uccisione di un uomo di colore da parte di un suprematista bianco che lavorava come poliziotto a Minneapolis inventandosi l'hastag #WhiteLivesMatter.
Se non è chiaro quali discriminazioni razziali sostengano avrebbero subito i bianchi a causa del colore della loro pelle, è risaputo che gli analfabeti funzionali sono incapaci di comprendere qualunque discorso non sia riconducibile alla loro esperienza. E paiono saperlo molto bene anche quei partiti che cavalcano la loro ignoranza attraverso la proposizione di false contrapposizioni, in questo caso cercando di fomentare rabbia sostenendo che la tutela della vita delle persone di colore dovrebbero significhi che venga chiesto ai bianchi di doversi vergognarsi per il colore della loro pelle. Una follia, ma pare che ci sia chi sia capace di scriverla sui social:




Chi mai ha detto che una persona bianca dovrebbe sentirsi in colpa? Che cosa dovrebbe centrare quel delirio con le proteste di chi chiede che i neri non siano uccisi per il colore della loro pelle? Chissà...

Nel mentre, la sedicente "investigatrice" di CasaPound risulta impegnatissima nel fomentare odio e promuovere razzismo attraverso semplificazioni e decontestualizzazioni al limite dell'imbarazzante. Incapace di comprendere il senso di una rivendicazione politica o incapace di comprendere che esiste una differenza tra la vittima e il suo carnefice, suo social se ne esce con questa roba qui:




Se la signora parte divertirsi un mondo a ridere del fascismo, l'impressione è che venderebbe l'anima al demonio pur di contribuire a rendere il mondo un posto peggiore. E i casi sono due: o la signora non capisce nulla o fa finta di non capire, ma in entrambi i casi rischia di non farci una bella figura.
Ed è così che nella retorica delle destre, i gay che chiedono apri diritti starebbero offendendo gli etero che pretendono privilegi derivanti dai loro coiti. I neri che non vogliono essere uccisi per il colore della pelle offenderebbero chi dice che i bianchi debbano essere ritenuti superiori agli altri. Insomma, praticamente sono tornati alle rivendicazione del nazismo.

Non sembra così difficile comprendere che dietro lo slogan del "black power" c'è una rivendicazione di pari diritti mentre dietro il "white power" c'è una ideologia volta alla sopraffazione. E se la signora si documentasse, forse le basterebbe guardare le fotografie dello staff di Dond Trrump per trovare chi pare rivendicare il suo slogan fascista:



Una domanda. Se la polizia sgomberasse il palazzo illegalmente occupato dal partito della Totolo cercando di soffocare con il ginocchio gli abusivi, la signora prenderebbe le difese degli agenti o sbraiterebbe come una indemoniata che lei vuole essere trattata in un'altro modo? E dunque perché pare voler sostenere che i neri dovrebbero essere trattati peggio di lei?

E poi c'è il solito Tuiach, il quale sostiene che il razzismo sarebbe la suprema espressione del suo "cristianesimo" in salsa fascista:

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