Salvini nega i fatti: «Ma secondo lei io inizio a mangiare ciliegie mentre si parla di neonati che muoiono?»


Hanno iniziato con i marò e non hanno mai smesso. I populisti credono che qualunque tema possa essere affrontato creando false contrapposizioni e sbraitando che la gente dovrebbe parlare unicamente di quello che dicono loro.
Se a Verona compare un batterio killer avrebbe causato la morte di alcuni neonati e Salvini mostra un totale menefreghismo ingozzandosi di ciliegie mentre Zaia parla delle famiglie che hanno perso i loro figli, lui che fa? Sbraita contro chi lo critica tirando in ballo i cassintegrati. Li tirò fuori anche da Floris, quando non sapeva più che rispondere a chi lo aveva informato che la legge gli vietava di togliersi la mascherina quando era a meno di un metro di distanza da altri. Insomma, lui per lui i cassintegrati sono persone da usare, al pari del bambini di Bibbiano, come strumento di propaganda con cui non rispondere del suo operato.

In quell'abitudine leghista riscrivere la storia in chiave vittimista, è parlando di sé stesso in terza persona che Salvini è andato in TV a lamentarsi che, al posto di pensare a quello che dice lui, gli italiani si preoccuperebbero di «Salvini che mangia tre ciliegie». Poi, facendo sempre vittimismo, ha ritenuto di dover deridere i morti creati da quella pandemia che lui minimizza, aggiungendo: «Vedrò di non mangiare ciliegie e di stare otto metri l'uno dall'altro.
La giornalista è stata costretta a spiegargli che il problema non erano le ciliegie, ma il contesto. Ed ed è lì che Salvini ha negato l'evidenza dicendo: «Ma secondo lei io inizio a mangiare ciliegie mentre si parla di neonati che muoiono? Adesso, va bene tutto, dai, suvvia».


Peccato che il video della conferenza stampa sia molto chiaro nel mostrarlo che ingurgita decine di ciliegie e sputa i noccioli sul tavolo mentre Zaira parla di neonati che muoiono. E anche la faccia pareva abbastanza annoiata dal tema...



Da qui se ne deduce che Salvini non accetterà mai dia aver fatto une errore. Piuttoto che scusarsi, difendere qualunque sciocchezza faccia attraverso quel suo ossessivo ricordo al bullismo, allo sfottò, al negazionismo e all'invettiva.


Sempre inventandosi contrapposizioni (che c'entrerebbero le ciliegie mangiate mentre si parla di bambini morti con le canne lo sa solo lui) è durante il suo presenzialismo televisivo che il padano ha partorito pure questa:


Insomma, per la setie: potrà fregarsene dei bimbi morti mentre noi lo paghiamo 20mila euro al mese per starsene in tv a curare i suoi interessi personali?
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