Roma, negazionisti e no-mask in piazza

Dicono di voler anteporre il loro egoismo al bene comune e che per loro il rispetto di semplici regole sanitarie è uno sforzo per loro troppo arduo da affrontare visto che loro se ne fregano e vogliono giocare a far finta che non siano morte migliaia di persone. È questa la gente che l'estrema destra neofascista ha portato a Roma per una surreale manifestazione negazionista contro quella che chiamano "dittatura sanitaria", ossia delle regole a salvaguardia della salute pubblica che loro non vogliono rispettare perché ritengono che una vita umana non valga la "fatica" di indossare una mascherina.
In piazza si sono dichiarati espressione del "popolo" nonostante fossero in un migliaio, così come hanno sostenuto di volere "la libertà" di poter far ammalate gli altri mentre sfilavano con i fascisti. Ed immancabilmente hanno tirato i bambini, sostenendo che sia per loro che chiedendo la libertà di fregarsene della loro salute.
Ammassati e senza mascherine, hanno bruciato le fotografie del Papa e hanno scandito slogan integralisti come il loro solito "Giù le mani dai bambini" quasi volessero dimostrare che le loro rivendicazioni fossero prettamente partitiche e propagandistiche, esibite in uno schiaffo alle famiglie delle vittime e di chiunque abbia un minimo di empatia o di rispetto per gli altri.


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