Ferdinando Tripodi insiste: «Orgoglioso del fr*cio»


Ferdinando Tripodi, ossia il "gay di destra" che viene citato da Provita Onlus per sostenete che i gay starebbero con loro contro il contrasto ai crimini d'odio, dice di sentirsi «fieri» di un leghista che eccita gli omofobi dicendo che lui vuole che i gay siano apostrofati con epiteti offensivi. L'aspirante candidato populista che scrive:


Chissà se la polizia citofonerà al signor Tripodi la prossima volta che un adolescente verrà spinto al suicidio perché etichettato con gli epiteti da lui promossi? E in che modo il fatto che Nino Spirlì voglia essere chiamato «fr*cio» può essere spacciato come una «difesa» dei presunti «valori» del fascismo?
Chissà... Intanto appare curioso come i loro «valori» prevedano il sostenere che i leghisti debbano poter mettere a repentaglio la vita altrui perché non vogliono indossare una mascherina e dicono che la loro priorità è impedire che i migranti siano respinti in quanto ritenuti vite a loro sgradite:




Ed immancabile arriva il supporto di Tripodi all'ennesima manifestazione di Massimo Gandolfini contro l'introduzione di aggravanti per chi commette reati d'odio di matrice omofoba:


Quindi lui «difende» la «libertà» di delinquere a danno di chi lui dice debba essere apostrofato come «fr*cio»? E dove sarebbe la libertà di chi chiede rispetto e vuol poter camminare per strada senza rischiare di essere picchiato per il suo orientamento sessuale?
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