Nuovo giorno, nuovi insulti e nuove bufale a firma di Zarira Bartucca


In quella persecuzione quotidiana che Zaira Bartucca è solita riservare a Gayburg attraverso la pubblicazione di nomi falsi, documenti inventati di sana pianta e affermazioni passibili di denuncia penale, quest'oggi la populista si è messa a sbraitare istericamente che chi non nega la pandemia e chi non dice che lei avrebbe il "diritto" di potersene andare in giro ad infettare le persone sarebbe un "fascista". Dicendo che lei pretende pure di poter decidere quali tematiche possano parlare gli altri siti, è sul suo profilo che scrive:


Al solito, la smania della Barzucca nel tentare di diffamare chiunque abbia opinioni diverse dalle sue è tale da non rendere comprensibile in che modo ci accusa di essere "bugiardi cronici". Ancor più se nei suoi messaggini non fa altro che confermare l'ipocrisia, dicendo sia lecito che lei possa andarsene in giro per motivi lavorativi durante il lockdown ma non lo sarebbe se un personaggio pubblico israeliano va dal parrucchiere per motivi lavorativi prima di andare in televisione.

Ed immancabile è il suo rilanciare le offese firmate da una delle sue poche follower, la quale fa riferimento alle false informazioni pubblicate dalla Bartucca contro di noi per accusarci di essere fascisti:


Insomma, il solito delirio di chi dice che la salute pubblica è "dittatura" ma loro vogliono Putin perché gli piace un presidente che faccia sparire nel nulla chi dissente. Ovviamente ricordiamo che tutto ciò che viene affermato contro di noi da Zaira Bartucca è una bufala, compreso il suo sostenere che noi vivremmo in un paesino di montagna (?) che non andremmo in giro in metropolitana o negando che si possa semplicemente rispettare quelle semplici regole sanitarie per poter vivere in sicurezza anche nelle città più popolose del Paese.
E che dire di come parlare di fantomatiche "schedatura" sia quella "giornalista" che cerca di impedire il diritto di critica attraverso la sistematica pubblicazione di nomi ed indirizzi di chiunque la contesti, quasi auspicasse che un qualche neofascista possa fare loro visita grazie alle informazioni personali da lei pubblicate in quella che ha tutta l'aria di essere una grave violazione delle leggi sulla privacy.

Immancabile arriva anche la solita Gesefi Onlus che, finanziata da soldi pubblici, invita a non rispettare le nome sanitarie sostenendo che i populisti devono poter organizzare focolai nelle loro case anche se a pagarne le conseguenze saranno gli altri:


Ma se Zaira Bartucca sostiene che in casa propria si possa violare la legge (visto che esistono decreti che vietano gli assembramenti), dirà anche che un pedofilo deve avere il diritto di poter stuprare un bambino se lo fa in una proprietà privata? E dove sarebbe la "liberta" nel cercate di infettare gli altri perché si è troppo egoisti da poter rinunciate a festini ed orge con decine di invitati?
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