L'offesa di Gandolfini e delle Sentinelle che parlano a nome delle "associazioni cattoliche"


È in difesa del sacerdote che invitava a curare i gay e che incolpava le donne per gli stupri subiti a cui Catania intende intitolare una strada che in rete ha fatto la sua comparsa un surreale comunicato stampa intitolato "Le associazioni cattoliche si schierano a difesa dell'opera di don Benzi".
Se forse l'intento era quello di ingannare gli analfabeti funzionali attraverso quel loro proclamarsi rappresentanza delle "associazioni cattoliche", basta guardare chi siano i firmatari di quel proclamo per scoprire che quella porcheria è stata firmata da organniaazioni integraliste che ruotano attorno alla lobby di Gandolfini: l'Unione Giuristi Cattolici Italiani, Uniti per la Famiglia, le Sentinelle in Piedi Catania, Alleanza Cattolica, l'associazione Family Day e da due centro che si definiscono CAV nonostante si tratti di realtà antiabortiste che usano lo stesso acronimo dei centri antiviolenza.
Ed è con la consueta arroganza e violenza che contraddistingue la retorica omofoba della lobby di Gandolfini che nel loro comunicato le organizzazioni integraliste affermavano:

Le proteste di Arcigay contro l’intitolazione di una strada a Don Oreste Benzi da parte del Comune di Catania, sono pretestuose ed infondate. Arcigay non si smentisce e mostra ancora una volta il suo volto intollerante nei confronti della libertà di pensiero altrui.

Quindi vorrebbero intitolare strade a pedofili, nazisti e stupratori perché dicono che si offenderebbe la "libertà di pensiero" di chi stupra minorenni o di chi uccide? Davvero nel 2020 bisogna spiegare che l'odio non è un'opinione?
Ma, soprattutto, certifica che Gandolfini sia cattolico? A giudicare dalle sue opere si potrebbe pensare l'esatto contrario, così come il fattoi che lui si auto-percepisca tale non pare avere rilevanza dato che lui si batte contro il riconoscimento dell'auto-percezione altrui.
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