A Trieste si sdogana il nazifascismo di Tuiach, sostenendo che l'istigazione all'odio sia «una provocazione»


No, cari amici di TriesteCafe, la promozione all'odio e la promozione del nazifascismo non sono una «provocazione», sono atti criminali che gridano vendetta al cospetto di Dio. E poco importa se la Lega di Matteo Salvini ha regalato uno stipendio pubblico ad un estremista che dice di apprezzare i terroristi e di sognare un regime ispirato all'ideologia di Hitler: i manifesti di istigazione all'odio distribuiti da Fabio Tuiach durante il lockdown a sfregio delle norme sanitarie e della salute pubblica non possono essere liquidati come una «provocazione».

Ed è nell'imbarazzante silenzio del Prefetto che Tuiach pare eccitarsi come una scolaretta nell'osservare come i suoi servizi a Satana abbiano risonanza sulla stampa, procurandogli carne fresca da poter depravare alla sua ideologia nazifascista basata sul disprezzo della vita, delle famiglie e della liberà:




Se vogliamo chiamare le cose col loro nome, un violento che dice che il nazismo sarebbe cristianesimo non sta facendo una "provocazione", sta bestemmiando. E un rappresentante delle istituzioni che defeca sulla Costituzione non sta facendo una "provocazione", sta cercando di distruggere la nostra cultura solo perché lui sogna di essere dominato da quel Putin che lo eccita in quanto razzista, omofobo, misogino e contrario ai diritti umani.
Sui volantini, firmati da Tuiach nella sua veste di rappresentante delle istituzioni, viene riportato un disegno della propaganda nazifascista in cui è ritratto un uomo di colore intento a stuprare una giovane e che incitano a "difendere le donne italiane". Sull'altro lato, i volantini contengono il solito attacco agli immigrati ed agli omosessuali, con le solite sparate sul suo sostenere che gli stranieri sarebbero stupratori. In quella sua abitudine a scrivere parole a caso nel tentativo di riproporre quanto più slogan nazifascisti gli sia possibile, scrive:

Basta immigrazione clandestina, basta dare protezione internazionale a migranti che non fuggono da nessuna guerra ma dalla violenza di genere. Per la legge islamica c'è la pena di morte per gli omosessuali, per questo diamo protezione internazionale a questi migranti? Siete sicuri che sono tutti gay visto che molestano o violentano le nostre ragazze?

Naturalmente si tratta di bufale, ma fa ridere che a insultare chi scappa dalle guerre o dalla fame sia un tale che si prende uno stipendio pubblico per inneggiare ad Hitler mentre manda sua moglie a raccontare che lui non risponderà delle sue parole perché tanto la casa è di proprietà della moglie e quindi lui conta di avere una scappatoia qualora venga condannato per diffamazione e istigazione all'odio. Insomma, è facile vivere di odio e non porsi domande su cosa possa significare dover abbandonare la propria casa e la propria vita perché si è vittima di persecuzioni. A proposito, ma perché lui non se ne torna in Istria dato che la sua famiglia è migrata in Italia e lui ora vive con i soldi di noi italiani?
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