Giorgio Celsi vuole denunciarci per aver riportato anche la versione e del medico che lo ha denunciato


Il fondamentalismo organizzato è tornato a minacciare improbabilo denunce a scopo intimidatorio. In particolare, quel Giorgio Celsi che si candidò nel partito omofobo di Adinolfi e che pregò per l'assoluzione Silvana De Mari , dichiara ai suoi amichetti forzanovisti che lui ce la farà pagare per aver osato riportatare anche la versione del medico che lo ha denunciato per aggressione in merito ai fatti di Monza. Evidentemente non vogliono si possano raccontare i fatti in una chiave diversa da quella del comunicato stampa diramato dai suoi avvocati, nella quale la versione fornita dal medico è stata epurata.

Senza spiegare se dirà intende raccontare ai giudici che lui non vuole si possa raccontare la versione di entrambi i protagonisti di una vucenda, è dalle pagine dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus che dichiara:


Come riconosce persino Zimbriano su La Nuova Bussola Quotidiana, noi abbiano riportato la versione riportata da Repubblica, preferendola a chi ha optato per i comunicati stampa confezionati dalla difesa. Eppure lui sa bene che il medico lo ha denunciato accusandolo di aggressione e di essersi difeso.
Se Celsi vuole denunciarci per aver raccontato entrambe le versioni, buona fortuna! E se lui dice che urlare insulti alle donne sarebbe un suo fantomatico "diritto", perché ora vuole negarci il diritto di ritenere che quei suoi picchetti siano un'aggressione ai diritti delle donne come sancito dalla legge?

E mentre chiede censure, il fondamentalista racconta che il contrasto all'odio sarebbe "liberticida" e si inventa pure bufale sui soldi stanziati per i rifugi destinati ai rifugi per i gay cacciati di casa a causa dell'odio da lui promosso:


Accusava poi Bill Gates di essere un «indemoniato» in quanto contrario a permettere la diffusione del virus belle chiese, inveendo come un indemoniato contro i gay:


L'odio di un simile tizio è per noi come una medaglia!
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