Libero torna ad attaccare Bergoglio nel nome di Steve Bannon


«L'ombra dei servizi segreti su Papa Francesco. L'ex Nunzio Carlo Maria Viganò, grande oppositore di Jorge Bergoglio e della svolta "globalista" e relativista del Vaticano, sgancia la bomba in una intervista a Steve Bannon, ex consigliere di Donald Trump, su Lifestile».
Inizia così l'articolo di Libero che tenta di gettare discredito contro il Papa che non piace al loro Salvini sulla base di quello che dice il populista che suggerì a Salvini di attaccate il pontificato a fini elettorali. E lo fanno per arrivare a dire:

Monsignor Viganò dice a chiare lettere di sperare che "eventuali prove in possesso dei servizi segreti venissero alla luce, specialmente in relazione ai veri motivi che hanno portato alle dimissioni di Papa Benedetto XVI e alle cospirazioni soggiacenti all'elezione di Bergoglio, permettendo così di cacciare i mercenari che hanno occupato la Chiesa".

Senza spiegare di quali "prove" si parlerebbe, l'articolo incalza:

Il suo bersaglio è la cosiddetta "deep church", il lato oscuro del potere ecclesiastico. "Per restaurare la Chiesa Cattolica, si dovrà rivelare quale sia stato il coinvolgimento degli ecclesiastici con il progetto massonico-mondialista, quali i casi di corruzione e i reati che possano aver compiuto rendendosi così ricattabili, proprio come in campo politico avviene per i membri del deep state".

Non dicono altro, quasi come se fosse normale lanciare accuse gravi senza manco argomentarle. Ma tanto è bastato perché la "notizia" venisse rilasciata sui gruppi neofascisti ospitati sui social russi:

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