Fulvio Abbate critica Tommaso Zorzi. Lo lui querela e scrive: «Frustrato con scarsa igiene personale»


A molti non è piaciuto un Tommaso Zorzi che si è messo a fare da spalla ad una Giorgia Meloni che se ne stava lì a raccontare fake-news contro il ddl Zan, offrendosi come il gay che alla fine non ha problemi a ridere con chi dice che i reati d'odio compiuti verso la sua comunità dovrebbero essere ritenuti "libertà di espressione".
Davanti a quello spettacolo, Fulvio Abbate ha risposto ad un articolo intitolato "Giorgia Meloni a Tommaso Zorzi, inventore di Io sono Giorgia: Non ti ho mai inviato quel mazzo di fiori" scrivendo:

Voi siete Zorzi, nutrie della Meloni. Noi sicuri di non avere nulla da condividere con la paccottiglia fascista. Ora e sempre Resistenza!

Il commento ha mandato su tutte le furie il gieffino, il quale ha dichiarato che se lui ritiene doveroso tacere davanti a chi dice che l'odio omofobo sarebbe "libertà di espressione", è davanti alle opinioni contro la sua immagine che lui intende passare alle vie legali. Ed è su Instagram che scrive:

Fulvio carissimo, sono mesi che parli di me denigrandomi, sputando mer*a e sfogando la tua evidente frustrazione perché probabilmente il tuo carattere spigoloso e la tua scarsa igiene personale ti portano ad essere infrequentabile per molti. Detto questo io oggi ho deciso di querelarti per porre fine alla tua diarrea verbale e scritta nei miei confronti. A presto.

Insomma, pare che si possa dire che i crimini devono essere ritenuti "libertà di opinione" se commessi contro i gay, ma non si possano esprimere critiche.
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