Zorzi è il nuovo pupillo di Giorgia Meloni: «Insultato per non avermi attaccato, a lui la mia solidarietà»


Quando non è impegnata a sostenere che la tutela delle vittime di omofobia sarebbe meno importante che inserire specifiche sui genitali dei genitori nei moduli di richiesta della carta di identità elettronica dei minorenni, Giorgia Meloni ama ricorrere al vittimismo e sostenere che le vittime della sua retorica sarebbero cattive con lei perché non subiscono in silenzio le sue invettive..
Lamentandosi di chi osa criticare un Tommaso Zorzi che ha fatto comunella con lei mentre lei raccontava fake-news sulla legge contro l'omofobia cercando di speculare sulle paure dei genitori omofobi, la leader di Fratelli d'Italia dichiara:

Con Tommaso abbiamo discusso della proposta del voto ai 16enni e abbiamo ricordato, tra qualche sorriso, la famosa hit da lui lanciata “Io Sono Giorgia”“, ha scritto Meloni su Instagram. “Ebbene, qualcuno non ha gradito quel clima di confronto pacifico e ha pensato di insultare Tommaso per non aver avuto un atteggiamento duro e non essersi scontrato con me. A lui tutta la mia solidarietà per i gravi insulti e le offese ricevute, sicura che non sarà qualche commento indegno a demoralizzarlo. Al prossimo confronto.

Peccato che definire "confronto" un monologo che ha visto starsene zitto mentre lei si inventava che il ddl Zan imporrà di dire «ai bambini di sette anni di scambiarsi i vestiti per spiegare cos’è l’omosessualità».
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