Nel nome di Beatrice Venezi, il leghista Pillon insulta Vladimir Luxuria: «Femmina non è»

Violento ed offensivo come suo solito, il senatore leghista Simone Pillon pare eccitato come una scolaretta davanti alla direttrice d'orchestra che si è piegata al sessismo promosso dalle lobby integraliste, asserendo che lei non vuole essere definita al femminile perché il maschile sarebbe da intendersi di maggior prestigio.
E se le parole di Betarice Venezi hanno suscitato il plauso di estremisti, neofascisti e maschilisti, il senatore leghista ne ha approfittato per lanciare i suoi soliti insulti contro Luxuria e per invitare i leghisti a non avere rispetto per il prossimo. Mostrando tutta la sua ferocia, il leghista scrive:


Insomma, il degrado valoriale promosso da Pillon e il suo invito al bullismo paiono sempre più preoccupanti.


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