Picchiati per un bacio. Gli adinolfiniani difendono l'aggressore: «Lo hanno provocato apposta»

Due ragazzi si erano scambiati un semplice bacio, quando un omofobo che si trovava sulla banchina opposta della metropolitana di Roma ha attraversato i binari e li ha aggrediti a calci e pugni. I fatti sono stato documentati in un video e la polizia ha già identificato l'aggressore, ma il partito di Mario Adinolfi continua a raccontare che quelle vittime sarebbero dei furfanti che avrebbero inscenato l'aggressione in virtù di come la loro Sara Reho sostenga che «le lobbies lgbt creano casi mediatici per fare il lavaggio del cervello ai cittadini».
Tradotto, il partito omofobo dice che bisogna negare l'omofobia o c'è il rischio che loro non possano continuare a fare soldi raccontando che i reati d'odio dettati dall'orientamento sessuale delle vittime sarebbe una "libertà di espressione" da garantire ad intolleranti e neofascisti. Quindi è loro prassi mettere un piedi una campagna diffamatoria contro le vittime che loro dicono siano sacrificabili all'ideologia suprematista promossa da Mario Adinolfi.

Ma è tra i commenti al post diffamatorio e negazionista scritto dalla signorina Sara Reho che troviamo commenti a dir poco raccapriccianti:

Tralasciando i due soggetti che si eccitano davanti a chi inveisce contro le vittime al posto di condannare l'aggressore, fa letteralmente paura il terzo commento. A scriverlo è un ex studente dell'Università Cattolica di Milano che si dichiara fiero seguace di Adinolfi mentre nella sua fotografia di profilo si immortala durante una manifestazione del gruppo omofobo delle "sentinelle in piedi".
Il soggetto pare voler difendere l'aggressore sostenendo che un bacio tra due uomini debba essere ritenuto una «provocazione» che giustificherebbe un'aggresione simile. Ed ovviamente accusa anche le vittime di aver osato baciarsi in pubblico senza pensare che un omofobo avrebbe potuto sentire legittimato ad aggredirli.
Se questa è la conseguenza della propaganda di Adinofli, forse il suo partito suprematista andrebbe sciolto seduta stante.