Adinolfi gongola per l'ostruzionismo leghista al ddl Zan e dice che i gay sarebbero "mussoliniani"


Prosegue l'insopportabile bullismo di Adinolfi contro i gay. Il fondamentalista ribadisce il suo voler sostenere che i reati d'odio sarebbero "libertà di espressione", ma poi acclama tutto eccitato quella sua Lega che (tra un sequestro di persona e un Pillon che regala denaro pubblico ai leghisti condannati) sta calpestando la democrazia attraverso il dichiarato tentativo di impedire la discussione di qualunque norma non piaccia ai loro finanziatori russi.
Ma la sua violenza passa anche dal suo starnazzare tutto eccitato che il contrasto all'odio sarebbe "fascismo" e che i gay sarebbero "mussoliniani" perché Alessandra Mussolini supporta la legge. Insomma, è come se noi dicessimo che i membri del suo partito sono tutti pedofili perché don Inzoli si spellava le mani davanti al suo congresso omofobo che si era fatto patrocinare dalla Lega.

Vomitando i suoi insulti, è prendendosela pure con tutto il mondo civile che scrive:



Parlare di «viva la libertà» mentre chiede che i genitori di figli gay debbano aver paura ogni volta che escono di casa perché un qualche suo amichetto di estrema destra potrebbe aggredirli, picchiarli o mandarli in ospedale non pare qualcosa di davvero fascista e non certo a tutela di quelle loro figlie che lui dice debbano rischiare di essere stuprate dai fascisti se non si faranno penetrare la vagina come vogliono i loro padri-padroni.
Non va meglio con il suo deridere i gay che il duce mandò al confino, forse dimenticandosi di come lui cercò voti tra chi quel duce lo inneggiano ancor oggi. Insomma, la decenza pare essere stata superata da tempo.
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