Andrea Ostellari, l'ultrà anti-gay che si auto-proclama arbitro


È il senatore Simone Pillon a spiegarci che Andrea Ostellari non è super partes, dato che il leghista afferma tutto tronfio che i suoi rinvii erano parte di una «strategia» volta a «tenere fermo questo ddl ingiusto e pericoloso per quasi sei mesi». Il ddl in riferimento è ovviamente quello contro l'omofobia, da lui ritenuto "ingiusto" perché punirebbe chi delinque.
Per questo motivo nessuno crede alla buonafede di un leghista come Ostellari che si è auto-proclamato relatore della norma dopo averla osteggiata in ogni modo.

Alessandro Zan, deputato Pd, ha spiegato quella vergognosa presa di pozione dicendo:

Ostellari teneva il DDL in un cassetto e impediva alla commissione e al Senato di iniziare una discussione e una votazione in parlamento. Ma lo stesso Ostellari si è auto-proclamato relatore della legge, ovvero quello che dovrà condurre la legge nella fase istruttoria in commissione. Dicendo che siccome la calendarizzazione è passata con 13 voti favorevoli e 11 contrari e a suo dire la commissione è spaccata, dovrà ora fare gli interessi sia di chi è a favore che di chi è contro. Ovviamente questa è una grande bugia, perché Ostellari è sempre stato un nemico di questa legge, dunque vuole utilizzare il suo ruolo di presidente per ostacolarla e affossarla. Ma questo potrebbe essere un autogoal perché la commissione a maggioranza è favorevole alla legge e potrebbe sfiduciarlo con un voto contrario. A quel punto Ostellari dovrebbe assumerne le conseguenze e dimettersi. Comunque è iniziato l’iter, dobbiamo essere vigili, perché questa legge è troppo importante per l’Italia. Ce la faremo, avanti tutta.

Anche Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, segnala l'evidente forzatura:

Un ostacolo dopo l'altro: mentre giunge la notizia della calendarizzazione della legge contro l'omotransfobia nei lavori della Commissione Giustizia, un fatto positivo dopo mesi di rimandi e rinvii, arriva la tegola del relatore. il fatto che il Presidente della Commissione, il leghista Ostellari, si sia tenuto quel ruolo per sé, in nome di un'imparzialità che ha già dimostrato essere inesistente, ovviamente ci allarma. Facciamo un appello alle forze politiche che hanno approvato la legge alla Camera nel novembre 2020, affinché facciano fronte comune per impedire tentativi di rinvio all'infinito o addirittura peggio, modifiche che mirino ad amputare pezzi della legge o a comprometterne l'efficacia. La legge deve essere approvata il più rapidamente possibile, è una legge molto attesa chiamata a dare risposta a chi ogni giorno attraversa l'esperienza della discriminazione, dell'odio, della violenza. Cercheremo di tenere alta l'attenzione sull'iter della legge, monitorandola quotidianamente: il nostro Paese non può permettersi retromarce o battute d'arresto su questi temi.

Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay, ha aggiunto:

Oggi la commissione giustizia ha calendarizzato la legge contro l'omotransfobia, ed il presidente Ostellari, della Lega, si è autonominato relatore della legge. Sappiamo bene che la Lega partito di Ostellari è contrario alla legge, ma PD, M5S, IV e LEU hanno la maggioranza in commissione ed al Senato. Quindi, chiediamo che non venga utilizzato Ostellari come alibi per far passare emendamenti peggiorativi, anzi i sostenitori dichiarati della legge lavorino per togliere l'art.4 che consente di definire malati ed inferiori le persone LGBT e l'art.7 che di fatto blocca le attività formative contro l'omot ransfobia nelle scuole.
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