Pillon va da Draghi a dire che sarebbe colpa del ddl Zan se gli etero non figliano


Come aveva preannunciato attraverso i suoi canali di propaganda ospitati sui server russi, il senatore leghista Simone Pillon si è presentato davanti a Draghi a insultare le famiglie di milioni di italiani, da lui definite «parafamiliari» e «pseudo familiari».
Ha sostenuto che il contrasto all'odio è ritenuto un tema "divisivo" dalla Lega e chiede che i ragazzi che sono vittima di violenza siano abbandonati a loro stessi dato che lui preferisce parlare di come ridefinire la famiglia nel suo tentativo di sostenere che "naturale" debba essere intesi come un sinonimo di "etrosessuale". Dice anche che una persona privata della sua famiglia si destinata a vivere solo, ma poi è lui che si batte per garantire che a tutti i gay sia negata una famiglia quasi ammettesse implicitamente di voler fare loro del male. E chissà se parlava dell'Ungheria o della Polonia nel proporre il modello "culturale" che la sua Lega vorrebbe imporre agli italiani...

Fatto sta che Pillon ha dichiarato:

Il problema della natalità non è solo una questione economica. Non è un mistero che la famiglia naturale, così come riconosciuta dalla Costituzione, sia sotto pesante attacco ideologico. E anche in questa aula sono poste all'esame leggi divisive ed ideologiche che vengono spinte ossessivamente in un momento in cui il Parlamento e ilPpaese avrebbero bisogno della massima unità, della massima coesione per superare questa emergenza. Modelli sociali parafamiliari o, peggio, pseudo familiari vengono posti continuamente ossessivo e proposti alle giovani generazioni. Tutto, presidente, rischia
di diventare famiglia e, conseguentemente, nulla più sarò famiglia.
È chiaro che questo gigantesco esperimento di ingegneria sociale, molto caro ad alcune realtà italiane ed europee è già in larga parte realizzato nei paesi cosiddetti avanzati. E i risultati sono là da vedere. L'individuo prende il posto della persona. La solitudine diventa la cifra demografica del tessuto sociale. In Svezia da oggi il 50% degli abitanti vive da solo. Senza famiglia le persone nascono, crescono, vivono e muoiono sole. Per questo, signor presidente del consiglio, per invertire il trend demografico è necessario restituire alle politiche familiari il posto che meritano nel bilancio pubblico . Ma anche avere ben chiaro il paradigma culturale a cui vogliamo riferire la nostra azione.

Insomma, la solita becera propaganda che i cittadini vengono pure costretti a pagare con stipendi a cinque cifre.
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