È un'ammissione di colpa quella del leghista Giancarlo Cerrelli?


Sarà un'ammissione di colpa quella che porta il leghista Giancarlo Cerrelli a dichiarare pubblicamente che lui sarebbe responsabile di un'istigazione all'odio che comporterebbe un «concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti»? È infatti quello l'unico caso in cui lo si potrebbe denunciare sulla base del ddl Zan.



E dato che il leghista Cerrelli è un avvocato, ci si augura sappia leggere una semplice proposta di legge. Quindi, se dice di sentirsi minacciato da quella norma, non sarà che si ritiene responsabile dei reati in essa descritti?
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