Bielorusso. Oppositore si taglia la gola durante il processo per denunciare le minacce subite


Nella Bielorussia che tanto piace a Pillon, un oppositore politico si è tagliato la gola durante il processo dopo aver gridato che le autorità lo avevano minacciato di perseguitare la sua famiglia se non si fosse dichiarato colpevole.
Secondo le ricostruzioni, Stepan Latypov si è alzato all'improvviso, si è tolto la mascherina e si è pugnalato alla gola con un oggetto appuntito, forse una penna. L'uomo ha anche denunciato che le autorità lo avevano messo in una cella di punizione per ben sette settimane.
Le guardie non l'hanno soccorso, sostenendo di non avere le chiavi della cella in cui era rinchiuso. Latypov è uno dei tanti attivisti dell'opposizione che Lukashenko ha voluto ridurre al silenzio.
Era stato arrestato lo scorso 15 settembre ed incriminato per frode, nel quadro delle sue attività professionali, e per aver coordinato una protesta a Minsk su Telegram e per aver opposto resistenza agli agenti al momento dell'arresto. Insieme a lui, altri 454 attivisti sono stati arrestati e ridotti al silenzio. In totale, più di 32mila persone sono state fermate dalla polizia nel corso delle proteste.
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