A Pillon scappa la verità: lui vuole vietare le famiglie gay, altro che "libertà di espressione"!


Don Mirco Bianchi dice che il senatore leghista Simone Pillon lo ha convinto che sia necessario impedire aggravanti a chi picchia a sangue un ragazzino gay sulla base del suo orientamento sessuale per impedire che la "famiglia naturale" si dissolva per stregoneria. E nemmeno ci spiega cosa intenda per "naturale" dato che a lui sembrano andare bene le due mogli di Adinolfi o le ragazzine adolescenti che si porta a letto Salvini mentre il loro babbo è in carcere.
Fatto sta che pare evidente che neppure loro credano alla boiata della "libertà di espressione" che citano a casaccio, dato che poi ricadono sempre nel palesare che loro vogliono solo difendere l'omofobia:



Quindi loro non pensano che i crimini d'odio sarebbero "libertà di espressione" come scrivono sui loro cartelli, ma vogliono vietare l'esistenza delle famiglie gay sostenendo che si debbano garantire dei privilegi sociali ed economiche a chi manifesta pulsioni sessuali conformi ai loro pruriti e alle loro più lascive fantasie.

Aizzato all'odio dal parroco sovranita di Gatteo a Mare, arriva anche il solito tizio che si inventa il solito accostamento con la pedofilia:



Ecco spiegato cos'è l'incitamento all'odio: un senatore istiga un prete a seminare odio per poi raccoglie frutti avvelenati come questo.
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