Ancora un'aggressione omofoba: ragazzo preso a pugni in faccia ad Arezzo

Mentre Salvini cerca di ottenere voti proponendosi come l'amico degli intolleranti che dice di volere una legge contro l'omofobia solo se quella norma verrà tramutata in una legge che garantirà impunità a chi istiga alla delinquenza e negherà il diritto all'esistenza di interi gruppi sociali, la retorica d'odio promossa dai populisti si sta trasformando in una escalation di violenza nelle strade. D'altronde, se picchiare i gay fosse davvero "libertà religiosa" come giura Malan o se fosse un "diritto" come dice Pillon, perché mai il camerata non dovrebbe poter ostentare la propria intolleranza?
Ed è così che da Arezzo giunge la cronaca dell'ennesima aggressione, anche se in Senati i leghisti giurano che loro non vedrebbero più di trenta casi all'anno.
Questa volta la vittima ha dapprima subito un’aggressione verbale con minacce e insulti, poi è stata colpita in pieno volto. I fatti si sono verificato in Corso Italia, verso le 21.30 di sabato sera.
La vittima racconta: «"Fro*io di merda", mi ha detto. Io gli ho risposto, chiedendo se avesse un problema con me e lui ha ribattuto con "spostati perché sei un ricchi*ne di merda, se non ti sposti di metto le mani addosso" e finita la frase mi ha dato due colpi in viso, non mi sono reso conto sul momento se fossero pugni o schiaffi e poi ha continuato a camminare. Io ho provato a seguirlo ma dei passanti che avevano assistito alla scena mi hanno fermato».
L’aggressore è stato identificato e denunciato alle forze dell’ordine. E se non subirà alcuna aggravante, il delinquente potrà ringraziare Pillon e Malan per aver contribuito alla sua impunità.


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