Fedez cita il Codacons per stalking


Il Codacons (nella foto il loro presidente) ha nuovamente denunciato Fedez, annunciando che lo denunceranno anche per la sua risposta. In risposta ad un video di Fedez in cui il rapper si diceva stufo delle loro molestie, è attraverso un comunicato stampa che il Codacpons annuncia:

Durissima replica del Codacons a Fedez che oggi, attraverso un delirante video pubblicato sui social, ha nuovamente attaccato l’associazione dei consumatori ricorrendo ad insulti e violenza inaccettabili.
Evidentemente Fedez non ha letto la nostra istanza, e se l’ha letta non l’ha capita, dimostrando leggerezza e superficialità – spiega il Codacons – L’atto presentato dalla nostra associazione e a cui il rapper fa riferimento è finalizzato proprio a tutelare le raccolte fondi come quella avviata da Fedez, e a garantire trasparenza e correttezza ai donatori circa la destinazione e l’utilizzo dei soldi raccolti.
Una richiesta, come si legge nell’atto, che chiama in causa anche i recenti fatti di cronaca, come il caso di Malika che ha tenuto banco sulla stampa per giorni e ha minato la fiducia dei cittadini verso le iniziative di beneficenza, senza minimamente paragonare la raccolta di Fedez a quella della ragazza.
Entrando poi nel merito delle accuse mosse dal rapper verso la nostra associazione, gli insulti, l’arroganza, le menzogne contenute nel suo video e la violenza dimostrata nei nostri confronti varranno a Fedez una nuova querela per diffamazione, che il rapper si sarebbe potuto evitare se solo avesse letto (e compreso) l’atto che gli è stato notificato. In favore dell’influencer stanziamo volentieri una piccola somma per pagare un giovane docente di italiano che, da oggi, manderemo a casa di Fedez quando dovrà leggere atti da noi scritti, per essere certi che li legga e li comprenda a fondo – conclude il Codacons.

Il Codacons tira dunque in ballo anche Malika, sostenendo che non la si sarebbe dovuta aiutare perché lei ha speso i suoi soldi in modo opinabile. Fedez ha replicato, spiegando che denuncerà il Codacons per stalking giudiziario:

Sono davvero rammaricato perché da mesi sto lavorando a nuovi progetti di charity con tanto entusiasmo, non vedevo l’ora di potervi raccontare. E invece ora penso solo alle rotture di palle a cui andrò incontro. La cosa che mi fa arrabbiare è che tutto questo avvenga per ostacolare dei progetti solidali. Tanto assurdo quanto paradossale.
In questi anni ho sempre cercato di esorcizzare ogni causa fatta dal Codacons con un po’ di sana ironia. Ora mi rendo conto che la situazione sta diventando sempre più insostenibile. Passare giornate intere al telefono con gli avvocati significa togliere tempo ai miei figli, alla mia famiglia. Questa cosa mi consuma. L’unica strada che ho è quella di citare il Codacons per stalking giudiziario. Ora davvero basta!

A manifestare solidarietà a Fedez sono stati stato anche Roberto Burioni e David Puente, entrambi finiti nel minirino dell'organizzazione di Rienzi:





Speriamo ora che la giustizia faccia il suo corso e che verifichi l'operato del Codacons.
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