Il pastore Luigi Carollo: «Ddl Zan devia i bambini. Nel nome di Gesu, fallisca»


Il pastore Luigi Carollo continua a istigare alla discriminazione. Dopo aver sostenuto che l'Oms si sarebbe sbagliata perché lui ritiene che i gay sarebbero «malati mentali» e dopo aver invitato i genitori omofobi a non accettare figli lgbt nonostante svariati studi indichino che quell'atteggiamento accresca il rischio di spingerli al suicidio, è parlando come sempre nel nome di Gesù Cristo che quest'oggi si è inventato che il ddl Zan serva «a deviate i bambini»:



Detto da un tizio che ha usato sua figlia neonata per farsi pubblicità e per ottenere ospitate sui programmi populisti di Rete 4, l'asserzione parrebbe molto opinabile. Così come pare un po' strano che un pastore elevi le sue "preghiere" a sostegno dei crimini d'odio taggando Rete 4 e la Lega.
Inoltre si potrebbe ritenere alquanto blasfemo il suo insistere nell'usare la preghiera a fini di propaganda politica, soprattutto dopo aver ferocemente insultato e aggredito quanti osano pensare che Dio non sia omofobo come lo dipinge l'estrema destra.

La situazione non migliora sul profilo della moglie di Carollo, vicepresidentessq della onlus del marito con cui i due si garantiscono enormi sgravi fiscali. Anche lei, per voce del marito, tenta di sostenere che i gay sarebbero esseri demoniaci che vogliano adescare minori:



La signora sostiene anche che estendere ad altri parte dei diritti di cui lei gode in virtù della Legge Reale-Mancino significherebbe "togliere diritti" a chi discrimina. Un po' come se si volesse sostenere che le leggi contro la pedofilia tolgano diritti ai preti pedofili o che le leggi contro la delinquenza limitino la "libertà" dei mafiosi:



Tentare di convincere gli elettori che i diritti altrui sottraggono privilegi fu tipico anche della propaganda fascista.
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