Verona. Il contro-pride delle "Sentinelle in piedi" porta in piazza quattro gatti


Avevano annunciato una contromanifestazione al Pride, ma in piazza erano una trentina. Nonostante Verona sia spesso considerata una roccaforte dell'estrema destra, le Sentinelle in Piedi erano molto solitarie mentre urlavano a squarciagola che il ddl Zan sarebbe un bavaglio al alla loro omofobia e che loro si sentono repressi da chi contrasta l'istigazione alla discriminazione.

Surreali sono alcuni passaggi leggi dall'organizzazione, la quela ha svraitato ai microfoni che «Sarà considerato un potenziale omofobo chiunque non sposi il pensiero imposto dalle realtà lgbt, le quali per prime discriminano in quanto pretendono di parlare in nome di tutte le persone che provano attrazione per lo stesso sesso, le quali sono invece contrarie a questo testo».
Peccato che il vetrona Pride abbia portato in piazza migliaia di persone, loro quattro gatti. E chissà se i "molti gay" che non vorrebbero il testo solo il solito Giorgio Ponte e la solita Platinette che le organizzazioni fondamentaliste cercano di usare per mettere le loro parole nella bocca delle loro vittime...



Sarà che Dio ha donato il sole ai gay e ha fatto piovere sulla manifestazione omofoba, ma auto-attribuirsi una presunta "maggioranza" dopo essersi auto-proclamati "testimoni della verità" rischia di essere un po' ridicono visto il confronto tra le due piazze.
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