Don Bianchi e la sua ossessione per Fedez


L'ossessione di don Mirco Bianchi per Fedez è tragicomica, anche se ormai appare molto vicina al reato penale di diffamazione. In quel suo ripetere sempre le stesse cose, il parroco di Gatteo a Mare è andato a ripescare quel messaggio che gli ha fatto ottenere trafiletti su Avvenire e sui giornali di propaganda populista, il prelato sostiene di essere stato "offeso" da chi gli chiede di smetterla di chiedere che le donne siano obbligate con la forza a fare quello che ordina lui:



Al solito, non pare esistere alcun nesso logico di causa ed effetto tra il "perdono" e l'"influencer". Il tutto paiono parole messe insieme a casaccio, nella convinzione che basti citare Fedez per aizzare i suoi seguaci contro di lui. Ed infatti le offese aizzate dal parroco sovranista non si fanno attendere:



Lo scopo? Forse il parroco leghista spera in una reazione alle sue continue moleste, così da ottenere visibilità mediatica un quel suo dire che i crimini d'odio sarebbero "opinioni" e le opinioni sono "isulti". In fondo è da tempo che il signor Bianchi usa a fini politici la religione attaccando chi difende le libertà altrui:



Il riferimento è il convegno organizzato da Pillon con preti ortodossi che difendevano chi picchia le mogli. Ed, al solito, si professa vittima di imprecisate "offese".

E persino davanti al dramma di Kabul, il parroco sovranista ne approfitta per prendere in giro Fedez:



Detto da chi organizzava rituali pagani contro i diritti delle donne, pare alquanto ipocrita.
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