I giornali populisti giubilano annunciando la morte del ddl Zan. Ma è solo una fake-news propagandistica


I giornali populisti goubilano annunciando che i fascisti e i neonazisti potranno continuare ad andare in giro ad aggredire i gay per strada senza rischiare aggravanti. Precisano che per l'impunità che gli verrà garantita dovranno ringraziare Pillon, l'eroico leghista che ci difende dai Griffin perché dice che irriderebbero quel Gesù con cui il suo Salvini fa tanti soldi tenendo rosari appesi come salami durante i suoi video-incontri con l'alleato Orban. E si sa che per lui i crimini d'odio sarebbero "libertà di espressione" al contrario della vera libertà di espressione che dice vada censurata per imporre il suo pensiero unico...

Il risultato è una rassegna stampa degradante, dove





Nella dialettica populista in cui tutto è sempre e solo contro qualcuno e mai per qualcosa, le loro invettive che mirano ad insultare gli avversari politici pur di tacere sulla totale assenza di proposte delle destre populiste (che proprio in quanto populiste sanno solo distruggere perché il populismo non è in grado di costruire nulla dato che campa sulla creazione di rabbia sociale), la tutela dei cittadini diventa una cosa "da sinistra" a cui si oppone la destra delle navi da guerra schierata contro chi salva vite umane e dei sequestri di esseri umani a fini di propaganda razzista.

Ma non c'è stato nessun addio, anche se i populisti lo annunciano quasi sperassero che il sostenere che Salvini garantirà impunità ai delinquenti possa portargli dei voti alle comunali. Il disgeno di legge dovrà far proseguire quella discussione generale in cui leghisti, berlusconiani e meloniani hanno detto di tutto, si dovrà passare per il voto sul “non passaggio agli articoli“ a scrutinio segreto preteso da Lega e Fratelli d'Italia. Poi, eventualmente, si dovranno respingere i mille emendamenti presentai da Lega e Fratelli d'Italia e solo a quel punto di potrà approvare una norma che si limita a sancire che l'odio non è "libertà di espressione" e che chi istiga alla discriminazione ne dovrà rispondere. Da premesse, non sarà punita la propaganda, come avviene solo a tutela di equi "cristiani" che amano dirsi discriminati nonostante ci siano stati molti gay che sono finiti in ospedale e nessun cristiano aggredito per strada in quanto cristiano.
E se non si capisce su quale base Il Giornale ha stabilito che la tutela dei cittadini non sarebbe una priorità al contrario della censura dei Griffin pretesa dalla Lega, sarebbe inutile far finta che non sia siano altri impegni: dalla riforma Cartabia sulla giustizia alla legge di Bilancio, passando per l'elezione del nuovo Capo dello Stato previsto ad inizio 2021.
Quindi è solo tra inizio ottobre e capodanno che si conoscerà davvero che fine farà il DDL Zan.
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