Mario Adinolfi: «La società è smarrita perché permettiamo l'uso di profilattici e lasciamo sposare i gay»


Mario Adinolfi si auto-proclama come la più altra espressione del volere di Ratzinger, assicurando che il problema del nostro tempo non siano quei populisti che gioiscono quando un barcone affonda uccide dei bambini, i preti pedofili che partecipavano si suoi comizi o i rigurgiti filo-hitleriani che lo invitano alle loro feste. No, il problema sarebbero donne che hanno un diritto di scelta, chi usa il preservativo durante i rapporti sessuali, gay che di amano e che possono sposarsi o malati terminali che non vengono torturati contro il loro volere.
Per Adinolfi il problema è la libertà, un libertà che è ritenuta inconcepibile dal divorziato che cerca voti sputando sul divorzio o per cui i figli non sono che oggetti adibiti alla produzione di reddito con cui garantirsi una pensione. Quindi meglio vietare i preservativi, così avremo tanti bambini non voluto che lavorarono per produrgli reddito!

Adinolfi vede così un nemico nelle «politiche anticoncezionali, “matrimonio” omosessuale diventato legge in 16 Stati europei, sganciamento della genitorialità dalla sessualità e della sessualità dal fine procreativo, politiche abortiste ed eutanasiche».
Così dicendo, ci spiega che lui non crede sia l'amore a fare una famiglia, dato che la sua visione della "famiglia" è legata ad un uomo che usa una donna come strumento con cui procreare. Lui cerca un'utilità nell'altro, ritenendo che ci si sposi per procurarsi uno strumento per raggiungere i propri i proprio fine: la donna non va amata, va solo usata per i propri scopi.

Sempre attivo nel vomitare giudizi di condanna contro tutti, Adinolfi starnazza pure che lui veda una «politica amorale degli ultimi decenni» e che bisognerebbe votarlo perché lui renda «l’Italia come sempre capofila e la radice cristiana». Ed ovviamente dice che le leggi che imporrano ai figli il divieto di poter usare preservativi sia un atto per loro, praticamente promettendo che lui farà restare incite le vostre figlie già a 16 anni e che ciò vi dovrà rendere felici.



Se Adinolfi ha anche un po' rotto con quella sua teoria per cui sarebbe lui a dover decidere cosa sia "cristiano" nonostante paia esserci ben poco di cristiano nella sua politica d'odio che cerca di negare quel libero arbitrio che la Bibbia sostiene ci sia stata donata da Dio, la sua propaganda pare incentrata sull'imposizione di dogmi pseudo-religiosi che farebbero sembrare i talebani dei moderati al suo confronto.
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