Trieste. Il consigliere Tuiach elogia il pugile che ostenta tatuaggi nazisti


Il consigliere fascista Fabio Tuiach, membro di maggioranza del consiglio comunale di Trieste, dice che «il camerata Michele Broili mi sembra proprio un bravo ragazzo». Il motivo? Il pugile si è presentato a Trieste col torace ricoperto di simboli nazisti.
Il concittadino di Tuiach ha ostentato la "testa di morto", il totenkopf dell’unità paramilitare addetta alla custodia dei campi di concentramento della Germania nazista e il simbolo delle SS. Tutto questo mentre combatteva sul ring per la corona italiana, con un torace ridotto in quelle inaccettabili condizioni in una palese apologiadel nazismo.



La federazione ha diffuso una nota in cui dichiara:

Con la presente la Federazione Pugilistica Italiana venuta a conoscenza e preso atto della situazione emersa nel corso dell’incontro di Pugilato disputatosi in data 18.09.2021 a Trieste tra i Pugili Michele Broili e Hassan Nourdine, valevole per il titolo italiano dei pesi superpiuma, vuole chiarire immediatamente la propria posizione e renderla pubblica. Durante l’incontro si sono notati alcuni tatuaggi sul corpo del Pugile Broili inneggianti al nazismo e, come tali, costituenti un comportamento inaccettabile e stigmatizzato da sempre dalla Federazione Pugilistica Italiana, la quale è costantemente schierata contro ogni forma di violenza, discriminazione e condotta illecita e/o criminosa. Ovviamente di tale comportamento è esclusivamente responsabile il tesserato che lo ha posto in essere e, semmai, indirettamente ed oggettivamente la Società di appartenenza che lo abbia avallato e/o tollerato. Alcuna responsabilità può e deve essere ascritta alla Federazione Pugilistica Italiana, la quale non può essere a conoscenza delle scelte personali di ogni singolo tesserato sino a quando non ne abbia contezza. La F.P.I. , condanna e stigmatizza con forza e perentoriamente il comportamento del proprio tesserato e si dissocia da ogni riferimento che i tatuaggi offensivi dallo stesso portati evochino. Tale comportamento è in palese contrasto con le norme sancite dal “Codice di Comportamento Sportivo del C.O.N.I. (art.5)” che la F.P.I. recepisce, condividendone spirito e contenuto. Per tali ragioni la F.P.I. si riserva di sottoporre agli Organi di Giustizia Federali tale comportamento affinché ne sia, nelle opportune sedi, valutata la contrarietà rispetto allo Statuto ed ai Regolamenti Federali e vengano adottate le opportune misure sanzionatorie anche a tutela dell’immagine della Federazione Pugilistica Italiana. Riservandosi, altresì, ogni opportuna azione.

Tuiach è l'unico a non essersi detto stupito del nazismo del suo amichetto, dato che già prima dell'incontro elogiava la sua ideologia mentre piagnucolava che non gli hanno permesso di andare ad infettare i triestini sotto al ring:



Tra i commenti, il consigliere accusa il governo di «terrorismo» mentre ribadisce il suo apprezzamento per chi inneggia ai campi di sterminio nazisti:





Nel mentre, il Prefetto di Trieste continuerà a tacere sull'operato di Tuiach e sulla sua promozione dell'apologia del nazifascismo?
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