Lo Giudice torna a chiedere una legge che vieti le cosiddette "terapie riparative"


Pensare che l'omosessualità possa essere "curata" è un'aberrazione del pensiero. Eppure in Italia esistono gruppi sedicenti "cristiani" che fanno soldi promettendo di poter modificare l'orientamento sessuale. C'è una Silvana De Mari che va in giro a dire che l'omosessualità sia un «comportamento appreso» e c'è un Riccardo Cascioli che va per scuole confessionali a convincere i genitori omofobi che i loro figli possono essere costretti ad essere omosessuali, proponendo come esempio un Luca Di Tolve che nel suo libro racconta senza pentimento di aver cercato di infettare con l'Hiv quanti più gay potesse in anni in cui la malattia portava alla morte.
Nonostante quelle teorie siano tutte palesi stupidaggini, c'è qualche idiota gli crede ed è immaginabile il livello di sofferenza che questi figuri infliggeranno ai figli di quei genitori degeneri. Ma la legge non protegge quei bambini, dato che in Italia è l'Ordine degli psicologi a vietare quelle barbarie e non lo stato. E mentre nel resto del mondo quelle violenze sui minorenni vengono vietate per iumpedi4er che Silvana De mari o Riccardo Cascioli possano nuocere ai minori perché ossessionati dalla loro omofobia, in Italia sono passati cinque anni da quando Sergio Lo Giudice è ha proposto promotore del primo e ultimo ddl presentato in parlamento per abolire le “terapie di conversione”. Ovviamente quel ddl non è mai andato in porto, come lui stesso ricorda nell'osservare che «il disegno di legge che ho presentato è decaduto, come avvenuto per tanti altri disegni di legge tra una legislatura e l’altra. Era il 2016, l’anno dell’approvazione della legge sulle unioni civili, c’era una lunga battaglia in corso sulle questioni lgbt, quindi politicamente non era facile riuscire a trovare spazio per altri dibattiti. Oggi se ne sta riparlando grazie al ddl Zan, ma non c’è un vero dibattito pubblico sul tema. Non c’è abbastanza attenzione. Chi dice che non è una priorità fa ridere, perché cos’è una priorità se non tutelare dei ragazzi minorenni da interventi che tutti gli ordini dei medici considerano non solo inutili, ma anche dannosi per la loro salute psichica? [...] C’è poca consapevolezza sul tema. Queste organizzazioni operano in segreto, perché conoscono bene il disvalore scientifico delle loro teorie. Infatti, non esplicitano in modo diretto il tentativo di convertire’ l’omosessuale, ma dichiarano di voler ‘supportare chi vive con disagio la propria omosessualità’. Risultato? Aumentare quello che si chiama minority stress, il disagio interiore vissuto da chi si trova in una situazione di minoranza, di stigma sociale».
Quindi è evidente che serva una legge che protegga i bambini dalle aberrazioni di personaggi privi di etica e di morale che bestemmiano Dio come pretesto per stuprare gli indifesi e danneggiare vite.
1 commento