Matteo Salvini è estenuante: «Non sapevo che l'omosessualità per un leghista fosse un reato»

Matteo Salvini è davvero estenuante nel suo far polemiche su concetti che lui stesso si è inventato. Nonostante sia chiaro a tutti che nessuno condanni l'omosessualità di Morisi e che tutti puntino il dito solo contro la sua evidente e plateale ipocrisia, il padano ha dichiarato: «Non sapevo che l'omosessualità per un leghista fosse un reato».
Infatti non lo è. Ma lo sta diventando in Ungheria, Polonia, Russia, ossia nei Paesi governati dai suoi suoi alleati e che lui indica come modello a cui ispirarsi. Ed è anche considerata una "malattia curabile" per i sostenitori del Family Day e del Congresso di Verona che lo vide salire sul palco in cerca di voti.
Quindi che cavolo sta dicendo il cinquantenne padano pur di difendere l'amico che organizzava festini con escort rumeni e con un imprecisato cinquantenne di cui non viene fuori il nome?


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
Senza Morisi, crollano i follower e i consensi social per salvini
Non è indagato e non ha commesso reati, ma Belpietro lo sbatte in prima pagina. L'escort: «Ora penso al suicidio»
Caso Morisi, pubblicate le chat con i due escort
Salvini difende droga e prostituzione, attaccando il contrasto ai crimini d'odio in nome della "famiglia"
Salvini non è più per la tolleranza zero. Ora chi si droga diventa «un amico che commette un errore»
Elio Vito: «Il ddl zan serve. Lo conferma anche la triste vicenda di Morisi»