De Carli insiste: «Dedico a Dio la mia vittoria sul ddl Zan. Chi non lo fa, non vive la fede»


Pare diffamazione aggravata ed offesa alla libertà religiosa un Mirko De Carli che si permette di mettere in dubbio la fede altrui.
L'esponente del partito omofobo di Mario Adinolfi sostiene che chi non dedica l'affossamento del ddl Zan a Dio non avrebbe fede. Peccato che sarebbe altrettanto legittimo ritenere che chi crede che De Carli possa definirsi "cristiano" non deve aver capito nulla dai Vangeli, visto che è legittimo ritenere che Dio non sia omofobo solo perché lui e i fascisti amano dipingerlo tale.

Con la sua consueta arroganza, il fondamentalista scrive:



Se c'è da provare disgustato dinnanzi a chi pare capace di definire "una vittoria" il suo aver contribuito a togliere tutele alle vittime di crimini d'odio, indecente è come dica che chi non gioisce dell'odio non avrebbe il dono della fede. Come giàdetto, è legittimo ritenere l'opposto e pensare che chiunque si opporrà ad Adinolfi e alla sua ideologia potrà sedere alla destra del Padre per aver difeso gli indifesi da un odio che puzza di zolfo.
Ovviamente mette tra virgolette l'ipotesi che lui possa davvero rischiare la sia vita in difesa dell'istigazione alla discriminazione, peccato che quelle virgolette vadano tolte se si volesse parlare del rischio che qualcun altro possa davvero morire a causa del pregiudizio promosso dal signor De Carli.
E tra i commenti le cose non vanno meglio:







De Carli stia tranquillo, che di gay che hanno dato la vita (senza virgolette) per sconfiggere i pregiudizi che lui promuove è piano il mondo. E siamo convinto che Dio li ricompenserà, mentre riteniamo sia lecito pensare che De Carli dovrà dare molte spiegazioni a Dio riguardo alle sue opere. Ovviamente, sempre ammesso che ci creda davvero e che non lo usi a fini propagandistici come Steve Bannon suggerì di fare quando Salvini abbandonò la sua ampolla con le "sacre acque del Po" e iniziò a brandire rosari.

Ovviamente troviamo a diffamarci quel solito Attilio Negrini, con De Carli che di diverte a insultarci come sua abitudine:



Ed esattamente perché il signor Negrimi vorrebbe denunciarci? Lo dica o lo faccia, perché se ci diffama accusandoci di reati penali, vorremmo quantomeno sapere di cosa sta parlando. L'accusa è infatti gravissima e il signorino ci sta negando il diritto costituzionale alla difesa, dato che manco palesa le sue insinuazioni.
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