Persino il vescovo anti-gay di Sanremo condanna le polemiche Pillon contro Drusilla Foer


Il vescovo di Sanremo, Antonio Suetta, non pare propriamente un progressista. Ha attaccato il ddl Zan sostenendo che avrebbe messo «fuori legge anche la Bibbia» e ha accusato di «blasfemia» il festival di Sanremo. Eppure persino lui ha ripreso il senatore leghista Simone Pillon per i suoi scomposti attacchi a Drusilla Foer, asserendo:

Non conosco nel dettaglio l’uomo che sta dietro a Drusilla, ma francamente polemizzare con questa scelta mi sembrerebbe una forzatura. Conosco la signora Coriandoli e penso che Drusilla in fondo sarà un po’ come il personaggio simpatico e a me più conosciuto. Non è detto che faccia propaganda ideologica, ci sono tanti artisti che si travestono senza per questo fare passare un messaggio gender.

Insomma, pur credendo nel "gender", il vescovo trova surreali gli attacchi di Pillon e il suo strillare allo scandalo.
«Mi pare eccessiva quanto tirata questa lettura», ha commentato il vescovo di Sanremo, il quale aggiunge che «appartenendo al mondo del teatro e dell'arte, non mi pare che abbia una connotazione ideologica o di propaganda». E a dirlo è un vescovo che teorizza esista la "propaganda lgbt" teorizzata da Putin.
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