Oggi è l'anniversario della firma dei Patti lateranensi


Era l'11 febbraio 1929 quando Benito Mussolini (ossia l'"uomo della Provvidenza" secondo Pio XI) firmò un trattato che rese la Chiesa Cattolica religione di stato e il Vaticano uno stato sovrano. Si iniziò così ad imporre la religione nelle scuole e a finanziare con soldi pubblici gli interessi economici della santa Sede.
Il trattato fascista sopravvisse al fascismo e fu inserito nell'articolo 7 della Costituzione, nonostante la palese contraddizione con gli articoli 3 e 8. Si affermava infatti che tutti i cittadini fossero uguali, ma che i preti fossero più uguali degli altri.
Quella prima versione del connubio Stato-Chiesa chiama oggi Concordato, ma nulla è cambiato nella sua intenzione di concedere privilegi anacronistici al Vaticano e ai suoi dipendenti. E non c'è approvazione di legge sui diritti umani che non sia minacciata da quella carta, come avvenne quando il vaticano pretese impunità per i crimini d'odio nel nome dei loro accordi con il duce.
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